Serviva la vittoria al Brasile dopo il brutto pari contro la Svizzera, ed è puntualmente arrivata, ma non convincendo come ci si attendeva: anche contro l'arcigna Costa Rica, che ha impostato tutta la sua partita sulla difesa e sul contropiede, la Seleçao fatica tremendamente a segnare, sbattendo più volte sul muro difensivo avversario e su un sontuoso Keylor Navas. Il portiere del Real Madrid è decisivo per tenere in piedi i suoi, ed effettua almeno tre interventi di pregevole fattura: è anche merito suo se Costa Rica tiene fino al 90', quando il più classico degli episodi favorevoli premia un Brasile che aveva dato vita a una manovra più fluida dopo gli ingressi di Douglas Costa e Firmino, che avevano dato vita a un iperoffensivo 4-2-4 nel quale Coutinho agiva in mediana con Casemiro. Ed è proprio Coutinho a risultare decisivo con la zampata sottomisura che batte Keylor Navas al 91', e nasce da un tocco di Gabriel Jesus: il raddoppio brasiliano arriva al 96' e porta la firma di Neymar, fischiato più volte dallo stadio per le ripetute simulazioni, una delle quali aveva portato a un rigore poi tolto (giustamente) con la VAR.
Brasile che vola a quota quattro punti nel gruppo E dunque, e viene raggiunto dalla Svizzera, che batte nel finale la Serbia: i balcanici erano partiti molto meglio, sfruttando le palle alte e trovando il vantaggio con Mitrovic al 5', ma dopo aver sfiorato più volte il raddoppio sono calati e hanno lasciato campo ai rossocrociati. La Svizzera si è così riorganizzata ed è andata all'assalto nella ripresa, quando l'ingresso di Gavranovic ha rivitalizzato la manovra offensiva: l'ex Schalke 04 ha sprecato molto, ma ha anche dato velocità e favorito gli inserimenti dei compagni. E da uno di quegli inserimenti è nato il pareggio, firmato dal nativo del Kosovo Granit Xhaka, che ha fulminato Stojkovic con un tiro dalla distanza ed esultato mimando l'aquila albanese: e da un nativo del Kosovo è arrivato anche il 2-1 finale, firmato da Xherdan Shaqiri, che ha insaccato dopo una cavalcata di 40m palla al piede, approfittando dello sciagurato atteggiamento iperoffensivo della Serbia. La Svizzera aggancia così il Brasile a quota 4 punti, e potrebbe chiudere prima battendo Costa Rica nella gara finale: per la Serbia, invece, l'obbligo di battere i brasiliani per non uscire, dato che si trova a quota 3. Nell'altra gara di giornata, vittoria per la Nigeria contro l'Islanda: decisiva la doppietta di Musa, che sale a 4 reti in carriera nei Mondiali (nel 2014 fece doppietta all'Argentina) e diventa il terzo marcatore africano di sempre dopo Asamoah Gyan (6) e Milla (5). L'Islanda si squaglia dopo il vantaggio africano, e sbaglia anche il rigore del possibile 2-1 con Sigurdsson, che calcia alle stelle: la vittoria nigeriana rimette in gioco l'Argentina, che battendo le Super Aquile nel match finale sarebbe qualificata. Il calendario delle gare di domani prevede alle 14 Belgio-Tunisia, alle 17 Corea del Sud-Messico e alle 20 Germania-Svezia.