La storia più bella del calcio recente spunta dal ghiaccio e ci regala emozioni che resteranno ibernate nella mente di tutti gli amanti di questo sport. L’Islanda del Geyser Sound, dei quarti di finale agli Europei 2016 e del primo posto nel girone di qualificazione mondiale, farà il suo esordio mondiale in Russia. In panchina c'è il solo Hallgrimsson, lasciato solo dal sodale (ed ex ct della Svezia) Lagerback, e chiamato a ripetere l'exploit continentale.
Nell'Islanda che affronterà il Mondiale, ci sono tanti reduci da Euro2016: il capitano Gunnarsson, l'uomo che lanciava il Geyser Sound, è presente e stringerà i denti per recuperare al meglio dall'infortunio che l'ha colpito al termine della stagione. Con lui, regolarmente in campo anche l'ex Pescara Bjarnason, il roccioso difensore e leader della retroguardia Ragnar Sigurdsson e la stella della squadra: Gylfi Sigurdsson, passato quest'anno all'Everton, rientrerà appena in tempo per il debutto mondiale.
La storia più bella, in una rosa che vede al suo interno anche l'italiano Hallfredsson (Udinese), è però quella del 20enne Albert Gudmundsson. L'ala destra, che ha realizzato recentemente tre reti in amichevole, ha la nazionale islandese nel sangue: il bisnonno e omonimo Albert Gudmundsson è stato il primo giocatore professionista del paese, vestendo le maglie di Arsenal e Milan, il nonno materno Ingi Bjorn Albertsson invece ha giocato 15 gare con l'Islanda in carriera, e la madre Kristbjorg Helga Ingadottir ha vestito la maglia della nazionale femminile. In una famiglia così, non poteva mancare un padre legato alla nazionale, e in modo viscerale: si tratta di Gudmundur Benediktsson, l'uomo delle spettacolari e toccanti esultanze durante i match dell'Islanda ad Euro2016. Il giovane Albert, che gioca da ala destra nel PSV, proverà a rendere tutti fieri, anche se il suo Mondiale partirà dalla panchina.