Dopo le eliminazioni di Messi e Cristiano Ronaldo, i Mondiali di Russia 2018 perdono anche una Spagna decisamente deludente, che è andata in calando progressivamente nel corso del torneo: dopo aver dominato contro il Portogallo, gli iberici hanno sofferto contro l'Iran e rischiato di perdere contro il Marocco, e sono riusciti a peggiorare contro la Russia. Hierro ha lasciato in panchina Iniesta e puntato sul terzetto offensivo composto da Asensio, Isco e Silva alle spalle di Diego Costa, ma lo sterile tiki-taka spagnolo è stato ben imbrigliato da una Russia che si è schierata con un difensivo 5-4-1 (Samedov-Golovin sulle ali) e ha chiuso ogni spazio: caparbia ed encomiabile la prova dei ragazzi di Cherchesov, che si sono difesi con ordine per tutto il match e hanno subito gol solo con una sfortunata autorete arrivata all'11'. Ignashevich ha tentato di anticipare Ramos, i due si sono strattonati e il russo ha deviato nella propria porta: a quel punto i ragazzi di Cherchesov non si sono scomposti, hanno chiuso ogni spazio e hanno trovato il pareggio al 41', segnando su rigore dopo il fallo di mani di Piqué.
Un rigore trasformato da Dzyuba, autore del terzo gol in questo Mondiale, che in teoria non avrebbe manco dovuto giocare da titolare: a quel punto la Spagna ha ripreso ad attaccare, ma con un giro-palla sterile e lento che non ha creato problemi fino all'ingresso di Iniesta. Proprio l'Illusionista ha sfiorato la rete all'84', vedendosi parare il tiro da Akinfeev, bravo a neutralizzare anche l'insidiosa conclusione di Rodrigo nei tempi supplementari: il match si è così avviato ai rigori, dopo che entrambe le squadre hanno effettuato il quarto cambio inserito appositamente per gli extra-time (Kuzyaev nella Russia, Rodrigo nella Spagna). E ai rigori, la favola russa è diventata completa: Smolov, Ignashevich, Golovin e Cheryshev sono stati impeccabili, mentre Akinfeev ha parato i brutti rigori di Koke e Iago Aspas. Spagna che esce perdendo 4-3 ai penalty, e che interrompe (definitivamente?) il suo ciclo ai penalty, proprio dove era iniziato: furono i rigori vinti contro l'Italia a dare maggior consapevolezza a Iniesta, Ramos, Piqué e compagni, che ora vengono sconfitti proprio in questa fase e dopo aver cancellato tutti i progressi portati dall'esonerato Julen Lopetegui. Iniesta saluta dunque la Spagna uscendo agli ottavi, e la Russia vola ai quarti di un Mondiale in cui tutti si aspettavano che uscisse ai gironi: Golovin e compagni ora sfideranno la vincente di Croazia-Danimarca, provando a prorogare ulteriormente il proprio sogno ed eguagliare il miglior risultato della Russia calcistica, le semifinali di Euro2008.