Sogno infranto, e tutti a casa. L'Egitto viene sconfitto dalla Russia e di fatto dice già addio ai Mondiali, in quella che poteva essere una rassegna molto positiva per i Faraoni: l'infortunio di Salah e la sconfitta immeritata contro l'Uruguay avevano già messo in pericolo la qualificazione degli africani, e quest'oggi è arrivato il brutto ko contro la Russia a mettere di fatto fuori dalla competizione i ragazzi di Hector Cuper. Servirebbe qualcosa d'impossibile, il ko dell'Uruguay contro l'Arabia Saudita domani e una nuova sconfitta della Celeste contro la Russia, per ridare una speranza all'Egitto, che di fatto è riuscito a farsi del male da solo: dopo un buon primo tempo, nel quale i russi avevano avuto il predominio territoriale e i Faraoni creato più occasioni con lo scatenato Trezeguet, è arrivata infatti l'autorete di Fathy a mandare in svantaggio gli africani. 1-0 fortunato per la Russia, premiata dal fuoco amico egiziano, e i padroni di casa hanno sfruttato la maggior condizione fisica per arricchire il bottino: Cheryshev (3° gol in 2 gare) ha trovato il 2-0 con una zampata da centravanti al 59', Dzyuba (secondo gol) ha fatto tris al 61' con un grande controllo, aggiramento e tiro su un lancio dalla difesa.
Russia sul 3-0 dopo 61 minuti, e l'Egitto ha avuto anche la chance di riaprirla dopo il rigore di Salah, concesso dal VAR (giustamente) e trasformato al 71': i Faraoni però sono andati a sbattere contro la retroguardia russa, protestando per un rigore non concesso e venendo traditi dalla scarsa condizione atletica di Salah, che si è spento totalmente nel finale. 3-1, Russia agli ottavi per la prima volta da quando non è più chiamata URSS (con 8 gol fatti in due gare, score più alto per la Nazionale ospitante dal 1934) ed Egitto praticamente fuori: domani alle 20 circa potrebbe esserlo aritmeticamente. Nelle altre gare di giornata, doppio ko a sorpresa: la Colombia è stata sconfitta 2-1 dall'arcigno Giappone di Akira Nishino, che si è concesso il lusso di lasciare fuori Honda e ha avuto ragione. I nipponici sono andati avanti al 6' grazie al rigore di Kagawa, e hanno giocato in superiorità numerica perchè Sanchez era stato espulso nell'occasione del penalty: questo non ha mandato ko la Colombia, che ha pareggiato con la splendida punizione rasoterra di Quintero e cercato il vantaggio, soccombendo alla ripartenza di Osako al 73' e mancando la rimonta nel finale. Giappone che vince 2-1, e vola in testa al girone H insieme al Senegal, che ha avuto ragione della Polonia con lo stesso punteggio: troppo molli i polacchi, che si sono fatti male da soli prima con l'autorete di Cionek e poi con l'assurdo retropassaggio di Krychowiak, che ha azionato Niang. L'ex milanista ha saltato di slancio Szczesny e ha segnato a porta sguarnita il 2-0 per i Leoni della Teranga: Senegal che sogna, e che non ha rischiato neppure dopo il 2-1 firmato proprio da Krychowiak. Domani il programma prevede Portogallo-Marocco alle 14, Uruguay-Arabia Saudita alle 17 e Iran-Spagna alle 20.