Dalla tripletta all'eliminazione, dall'apoteosi contro la Spagna al ''poco o nulla'' contro l'Uruguay: è la sintesi del Mondiale in calo di Cristiano Ronaldo, che aveva iniziato la rassegna russa in modo fantastico, ed è uscito in modo praticamente anonimo insieme al suo Portogallo, non riuscendo a trascinare ai quarti una nazionale modesta e imbrigliata dall'Uruguay. CR7, dopo il successo in Champions League, aveva vissuto una serata da assoluto leader nell'esordio mondiale contro la Spagna: rigore, gol su azione e punizione del definitivo 3-3 per una sontuosa tripletta che aveva fatto sognare i tifosi lusitani e mostrato il meglio di Cristiano Ronaldo. Peccato che quella sfida sia coincisa coi migliori momenti del portoghese, che da lì in poi è andato in declino e in costante calo: di fatto, si può quasi dire che il suo Mondiale sia finito al 4° minuto della sfida contro il Marocco, e con quell'1-0 che ha garantito la vittoria e gran parte della qualificazione al Portogallo.
Nella sfida contro i Leoni dell'Atlante, infatti, Ronaldo è sparito dopo il gol, e non è praticamente più tornato: la sua prestazione contro l'Iran è stata anonima e condita da un rigore sbagliato e parato da Beiranvand, e contro gli asiatici il miglior portoghese è stato senza dubbio il bistrattato Quaresma. E anche contro l'Uruguay le cose non sono cambiate: chi si aspettava un Ronaldo trascinatore è rimasto deluso, dato che il numero 7 e capitano del Portogallo è stato totalmente ingabbiato da Godin e Gimenez e ha toccato pochissimi palloni. A memoria, non ricordiamo conclusioni di CR7, che è affondato insieme ai compagni nella muraglia costruita dalla Celeste e nel pressing uruguagio. E così, il Mondiale di Cristiano Ronaldo è terminato agli ottavi, e il Portogallo campione d'Europa è stato eliminato dall'Uruguay di Cavani: questo potrebbe anche essere stato l'ultimo Mondiale di Ronaldo, che ha 33 anni e in Qatar ne avrà 37, e sicuramente questo match non avrà lasciato un bel ricordo nell'extraterrestre portoghese. Che, tra l'altro, per una strana e curiosa ironia della sorte è uscito dal Mondiale nello stesso giorno in cui è stato eliminato il rivale Messi: le carriere in parallelo dei due continuano incessantemente, e anche per un'altra statistica. Nessuno dei due ha mai segnato in una sfida a eliminazione diretta dei Mondiali: Ronaldo è a secco da 514 minuti, Messi da 756: un totale di 1.270 minuti giocati (14 partite) e zero gol per le due stelle della nostra epoca, che salutano a braccetto Russia 2018. Ora Cristiano Ronaldo avrà tutto il tempo di dedicarsi al suo futuro e alla sua prossima squadra, dato che ha abbassato la clausola rescissoria da 1 miliardo a 120mln per lasciare il Real Madrid e piace a PSG e Manchester United, ma sicuramente avrebbe preferito doversi dedicare qualche giorno in più ai Mondiali.