Tra una settimana esatta si scoprirà quale nazionale alzerà la Coppa del Mondo nel cielo di Mosca. La certezza è che toccherà ancora una volta a una squadra europea, dopo i trionfi di Italia, Spagna e Germania, salire sul tetto del mondo in una finale tutta inedita visto le pretendenti rimaste. Tra queste c'è l'Inghilterra che dopo 28 anni è riuscita a tornare tra le migliori quattro del mondo, grazie a una squadra giovane e piena di entusiasmo. Il merito di questa grande cavalcata, guidata dal quasi sconosciuto Southgate, è in buona parte anche della Premier League, che rappresenta tutti e 23 i giocatori presenti in rosa, una squadra completamente costruita in casa.
Una situazione opposta per le altre semifinaliste, come la Francia, che nella solita formazione titolare di Deschamps ha soltanto Kylian Mbappé che gioca in Ligue 1. Insieme a una delle stelle di questo Mondiale, militano nel massimo campionato francese le riserve Areola e Kimpembe (Psg), Sidibé e Lemar (Monaco, ma quest'ultimo è già passato all'Atletico Madrid), Rami, Thauvin e Mandanda (Marsiglia) e Fekir (Lione).
Nel Belgio invece nessun titolare gioca in patria, dove soltanto il panchinaro Dendoncker veste la maglia dell'Anderlecht. Stessa identica situazione per la Croazia che scende in campo con giocatori ormai volati nelle grandi squadre estere, tranne il terzo portiere Livakovic (Dinamo Zagabria) e il centrocampista Bradaric (Rijeka). Una differenza sostanziale e molto evidente soprattutto a causa del diverso livello dei campionati europei, in un cui domina il fascino e la potenza della Premier League, che in effetti caratterizza anche buona parte della struttura del Belgio che vede in Lukaku, Hazard e De Bruyne i principali modelli. Nell'impresa contro il Brasile infatti 9 titolari dei Diavoli Rossi giocano a livello di club in Inghilterra, che nel caso la nazionale dovesse scontrare in una possibile finalissima i ragazzi di Martinez diventerebbe il centro del mondo.