Espoo (Finlandia), 31 luglio 2019 – L’Italia targata Milano entra a vele spiegate in semifinale dopo aver battuto la Ucraina per 51-47. Gli azzurri sono partiti a razzo e già dopo due minuti hanno messo a segno un 9-0 che ha scosso la sicurezza degli avversari. I quali sono una gran bella squadra, alti, grossi e con buoni fondamentali, e per di più con un tipo come Volkov, uno che ha giocato addirittura nell’Nba. Oddio, Volkov non si porta dietro solo un grande passato, ma anche una grossa zavorra di ciccia, diciamo circa 30 kg in più rispetto al suo peso forma; ma ha una bella visione di gioco e, nonostante i suoi 2 metri e 8, gioca fuori area facendo ricorso spesso al tiro da 3 ma spadellando peraltro parecchio (un centro su 7).
Contro i lungagnoni ucraini c’era un solo modo per spuntarla, fare ricorso alla velocità e all’inventiva, due doti che i nostri hanno dimostrato di possedere. Era per l’appunto questo il piano del coach Andrea Bassani, e i suoi l’hanno saputo mettere in pratica. Tutto quanto era a disposizione per mettere in difficoltà gli ucraini, gli azzurri l’hanno fatto: li hanno anticipati, hanno usato il tagliafuori, hanno impresso velocità alle azioni d’attacco, hanno tenuto alto il ritmo, hanno eseguito a puntino gli schemi a vantaggio soprattutto di Valsecchi, Marchetti e Bassi, abituali terminali offensivi. Il risultato li ha ripagati, visto che sono stati costantemente in vantaggio dal primo all’ultimo minuto.
Soltanto a metà del secondo quarto gli ucraini si sono avvicinati pericolosamente, a tre soli punti di distacco (20-17), facendo ricorso abbondantemente al tiro da tre, con un quintetto di piccoli in campo. L’avanzata ucraina è durata poco. Gli azzurri hanno imposto il loro ritmo rock e gli avversari sono stati di nuovo staccati. L’allenatore Andrea Bassani ci ha espresso così la sua soddisfazione illimitata: “La mia è una gioia illimitata. Siamo andati oltre le mie aspettative, e dico con sincerità che non mi aspettavo questa serie di successi, uno più bello dell’altro. Non mi aspettavo di portare questa squadra fra le prime quattro del mondo. Il lavoro fatto negli ultimi due mesi in allenamento ha dato buoni risultati. E devo dire che ho trovato ragazzi straordinari”.
Tutto bene dunque?
“Contro l’Ucraina c’è stato un calo dalla metà del secondo quarto al riposo. Ma è stato un calo fisiologico, niente di davvero preoccupante”.
E pensare che Milano si è inserita nel maxibasket soltanto due anni fa, quando è stata fondata l’associazione Maxibasket Milano. Di strada ne sta facendo tanta. I milanesi stanno dimostrando di non avere soltanto il cuore in mano, come dice il noto adagio; quando in mano hanno la palla a spicchi la sanno giocare alla grande. Ora gli azzurri milanesi dovranno affrontare con ogni probabilità i connazionali dell’Italia A, visto che il regolamento FIMBA non consente che in finale vadano due formazioni della stessa nazione.
Ecco il tabellino d egli azzurri di Maxibasket Milano:
Valsecchi 13, Marchetti 2, Donato, Albique 7, Bassi 13, Vilella 2, Petrosino 2, Brambilla 4, Biffi, Grassi 2, Cannizzaro, Bargna 6. Allenatore Andrea Bassani Tiri liberi 5/7. Tiri da 2: 20/46. Tiri da 3: 2/6
Mario Natucci