È andato tutto storto per gli azzurri “d’epoca” delle tre categorie più anziane nella seconda giornata dei Mondiali di Espoo. La nazionale Over 65 è stata sconfitta per 75–44 dagli Stati Uniti, la Over 70 ha perso con la Russia 55-29 e infine i matusa Over 75 sono stati superati di un punto (22-21) dall’Australia. Con questa sconfitta gli azzurri Over 75 sono di fatto fuori dalle semifinali e saranno relegati al girone di consolazione; potranno aspirare al massimo al 5° posto. Nulla di irrimediabile invece per le nazionali +65 e +70, a patto che vincano le gare successive, rispettivamente con Cile e Germania.
ITALIA OVER 65 – Il compito degli azzurri guidati da coach Trevisan era il più difficile. Si sa che gli Usa sono da sempre i maestri del basket. Nelle categorie dai 60 anni in su del maxibasket sono addirittura dei professori. Possono essere battuti nelle categorie inferiori (e l’Italia vanta dei successi su di loro), ma, chissà perché, prendono sul serio le competizioni Maxi solo dai sessant’anni in avanti. La formazione statunitense Over 65 si presentata tirata a lucido in ogni reparto. “Pensavamo che sarebbe stata molto forte nel pacchetto dei lunghi – ha commentato Marco Veronesi – e invece sono stati i piccoli a sorprenderci e a metterci in difficoltà: guardie terribili nel tiro da tre e velocissime”. In effetti il miglior marcatore è stato il piccolo Greenwood con 18 punti e 4 bombe messe a segno, seguìto da Harris, altra mano calda da tre, con 13 punti. La gara era cominciata in discreto equilibrio, e il primo quarto si era chiuso 10 a 12 per gli americani. Poi, quando i piccoletti a stelle e strisce hanno cominciato a imporre il ritmo rock dei tiri da tre, il divario è aumentato. Non si pensi comunque a una squadra sbilanciata: no, semplicemente le guardie sono state le punte di diamante del team Usa , ben supportate dai compagni degli altri reparti. “Questa squadra statunitense è superiore alle altre per mezzi fisico-atletici e dinamismo – osserva l’allenatore Trevisan – noi tutto sommato abbiamo retto lo scontro sul piano fisico, ma abbiamo subìto nettamente la loro continuità, la velocità e la corsa di cui sono capaci. E poi si vede che giocano assieme, che sono bene amalgamati. Piccola soddisfazione, il 4° quarto si è chiuso a nostro favore 20-13. Quelli dei nostri che hanno preso tiri puliti hanno fatto canestro. Purtroppo l’ultimo quarto è venuto dopo due quarti in cui abbiamo imbarcato molti punti”. Battere il Cile - Per continuare la corsa alle semifinali, ora la nazionale Over 65 deve battere il Cile. Che dagli Usa ha preso una batosta terrificante (110 A 22). “I cileni sono piuttosto bassi– ammonisce Trevisan –, corrono poco, hanno un centro alto e grosso ma non lo servono. Guai però a prenderli sottogamba.”
Ecco il tabellino degli azzurri Over 65: Trevisan, Pecorelli, Carnevali 2, Papetti, Camorani 2, Grasso 3, Stefani 4, Giroldi 6, Tirapelle 4, Cadamuro, Moretuzzo 12, Gabelli 7.
ITALIA OVER 70 . A un anno di distanza dalla finale per l’oro europeo a Maribor, Italia e Russia si sono ritrovate di fronte. Ma la Russia di Espoo non era la stessa che allora l’aveva spuntata di poco. Stavolta gli azzurri si sono scontrati con una squadra molto preparata, forte fisicamente, e soprattutto ben guidata da playmaker esperti. “A differenza dallo scorso anno – fa notare Claudio Cavallini – la Russia ha cambiato allenatore. E soprattutto ha un playmaker nuovo, che orchestra la squadra e la fa giocare bene. Inoltre sono molto determinati in difesa, molto duri. Il nostro errore è di giocare troppo puliti. Se gli arbitri permettono spinte e braccia addosso, è un errore non adeguarsi”. Il giocatore che ha dato un valore aggiunto è Sakharnov, che lo scorso anno era inserito nella Russia Over 65. Lo ricorda Roberto Quercia, che un a Mariboo fa lo affrontò nella categoria Over 65. “Sì – conferma Quercia – la squadra russa è guidata molto bene. Ma non è l’unico punto a suo favore. Ha dimostrato di essere arrivata qui con una buona preparazione alle spalle – dice Roberto Quercia - Esegue molto bene gli schemi, difende forte. Per quanto riguarda la nostra squadra – osserva con umiltà Quercia - non vorrei che il mio ingresso abbia scombinato equilibri consolidati in due anni”. Ora l’Italia Over 70 deve pensare a battere la Germania, che contro i russi ha perso di misura (39-32) superata solo negli ultimi minuti. Non sarà una sfida facile.
Ecco il tabellino degli azzurri Over 70: Comelli 4, Polo, Gambardella 2, Maresca, Paronuzzi 2, Rama 3, Armatore, Cavallini 5, Bramuzzo, Quercia 9, D’Amico 2. Allenatore: Sanesi
ITALIA OVER 75 – Contro l’Australia i nostri super-veterani della nazionale Over 75 anno fatto registrare qualche progresso rispetto alla partita d’esordio con la Lettonia, hanno anche condotto a lungo nel punteggio, ma non sono riusciti a portare a casa il primo successo in questo mondiale, sfuggito negli ultimi minuti per un solo punto (22-21). Anche oggi Peppe Vento, che nelle precedenti competizioni internazionali di maxibasket si era dimostrato una temibile bocca da fuoco, ha litigato di brutto col canestro e ha segnato la metà della metà dei punti che abitualmente realizzava. Inoltre è mancato l’apporto di Diomede Tortora, a riposo per il colpo subìto al ginocchio durante il match con la Lettonia. Anche Turra ha stentato all’inizio a raddrizzare la mira, ma poi ha trovato la carburazione giusta. Fra le note positive registriamo il buon rendimento di Zanardi, autore di 7 punti e di una prova senza sbavature. La rinuncia di Vento – Pochi sanno che Peppe Vento è un tennista quotato a livello internazionale. Si era dedicato al tennis dopo la carriera nel basket, e di strada ne ha fatta tanta. Attualmente occupa il quarto posto nel ranking mondiale, categoria Over 75. Il caso vuole che si giochi in questi giorni un importante torneo di tennis. E sapete dove? Proprio in Finlandia, a 80 chilometri da Espoo. In questi tornei Vento guadagna di solito premi in denaro. E anche in Finlandia è in palio un bel premio. Nel campionato mondiale di maxibasket Vento non guadagna nulla. Ma è un innamorato di basket e non ha avuto dubbi: “Ho rinunciato al tennis perché dovevo dare il mio apporto alla nazionale. Non me la sentivo di abbandonarla”. Crepi la miseria, standing ovation.
Ecco il tabellino degli azzurri nella gara con l’Australia:
Zanardi 7, Properzi, Turra 10, Vento 4, De Angelis, Bevacqua, Ciarlo, Natucci, Lorenzetti, Borgato. Allenatore Ugo Schiavo
Mario Natucci