Espoo (Finlandia), 2 agosto 2019 – Perso il treno per le semifinali, L’Italia Over 70 ripartiva stamane contro La Russia. Obbligatorio vincere per sperare di classificarsi al 5° posto. Gli azzurri alla vigilia erano ottimisti. Ma la campagna di Russia è finita male, con una sconfitta per 32-38 maturata nel secondo tempo. Dalla piccola storia del basket alla storia con la ‘S’ maiuscola: anche Napoleone era partito per conquistare la Russia, sembrava una buona idea, anche lui era ottimista, ma poi gli è andata storta. La nostra partenza – come quella di Napoleone, guarda un po’ – è stata peraltro promettente all’inizio. La squadra guidata da coach Sanesi è stata in vantaggio fino al riposo, prima di farsi raggiungere e superare nel terzo quarto. Meglio attrezzata nel reparto dei lunghi, la formazione italiana ha fatto valere i centimetri in più soprattutto con Quercia, pescato in area e sistematicamente tartassato da falli che l’azzurro ha trasformato in punti preziosi dalla linea del tiro libero. I russi hanno opposto una maggiore velocità e la loro buona attitudine al tiro da fuori, e sono riusciti a limitare lo svantaggio, che a lungo ha oscillato fra i 5 e i due punti.
Naturalmente il coach russo ha ordinato una marcatura più stretta su Quercia in area, ed è diventato sempre più difficile rifornirlo di palloni giocabili. Sarebbe stato necessario, a questo punto, fare ricorso al tiro da fuori. Ma questo è avvenuto in piccola parte, soprattutto per merito di Dino Rama e di Nino Comelli, i nostri più generosi giocatori. La nostra situazione al tiro è stata resa ancor più precaria dal fatto che Paronuzzi, il nostro miglior tiratore, è stato inutilizzabile, sofferente sempre più ai tendini d’Achille. Come se questo non bastasse, anche Rama ha sofferto di tendinite, conseguente alla partita di ieri con gli Usa, in cui ha corso per quasi 40 minuti. Per Rama si è reso necessario riposare in panchina, e ha potuto giocare meno di mezz’ora. Bene o male si è arrivati al riposo in vantaggio per 23-20. Nel secondo tempo i nostri hanno cominciato a perdere intensità. E perdendo intensità hanno perso anche convinzione, e di conseguenza hanno perso troppi palloni. I russi, al contrario, hanno preso coraggio, hanno messo a segno canestri da fuori e a metà del terzo quarto con una bomba del cecchino Shapovalov (16 punti alla fine) si sono portati avanti 27-25. Nonostante gli urli di coach Sanesi nei minuti di sospensione, i nostri settantenni non hanno saputo contrattaccare se non con spunti sporadici, come quelli di Cavallini. Troppo statici in attacco e statici anche in difesa. Sono rimasti costantemente all’inseguimento, a due – tre punti di distacco. Con una mossa – secondo noi – indovinata, l’allenatore russo ha ordinato il pressing fin dalla rimessa in gioco azzurra. I nostri hanno accusato il colpo e sono rimasti inchiodati a 27 punti, senza riuscire a segnare. Ci sono riusciti invece i russi, che a due minuti e mezzo dalla fine si sono portati avanti 32-27. Sembrava finita, ma il generoso Rama con due liberi e un canestro ha rimesso in gioco la squadra azzurra: 32-31 a 50 secondi dalla fine. La reazione dell’Italia è stata più velleitaria che reale e ha fruttato solo un punto. I russi invece hanno incrementato il vantaggio tirando da fuori area contro la nostra difesa troppo ferma. In conclusione una partita poco godibile, tecnicamente scadente, in cui la nostra formazione Over 70 sembra aver fatto qualche passo indietro rispetto all’inizio di questi mondiali, quando le loro prestazioni autorizzavano rosee speranze. Ora, perso anche il treno per il quinto posto, gli azzurri Over 70 potranno puntare al settimo. Ecco infine il tabellino dell’Italia Over 70: Comelli 4, Polo 2, Gambardella 2, Maresca, Cavallini 11, Paronuzzi, Rama 8, Bramuzzo, Quercia 8, D’Amico 4. Allenatore Gianfranco Sanesi
Mario Natucci