"Ho sentito il respiro più veloce e sentivo di non riuscire a stare a galla le gambe erano rigide. Ho alzato un braccio e per fortuna è arrivata una barca a prendermi: però continuavo ad avere paura. Non so di cosa, ma avevo paura". Giorgia Consiglio ricorda così la crisi respiratoria con attacco di panico che l'ha costretta al ritiro nella 10 chilometri ai Mondiali di Shanghai.
Il suo mondiale è finito, non farà la 25 chilometri alla quale era iscritta. "Però voglio ributtarmi in acqua - dice la Consiglio - la delusione è tanta perché rinunciare a una gara non è mai bello. E ho subito pensato che non avrei fatto le Olimpiadi: ma sono giovane e ci saranno altre occasioni". Lo staff aveva anche pensato di rimandarla a casa, ma lei è voluta restare per seguire i suoi compagni. "Sul pontile non sono riuscita a tornarci, è stata una cosa troppo forte - racconta la Consiglio - e anche vedere le mie foto è stata dura. Ho pensato a mia madre che era in Italia. Per fortuna qui c'era il mio papà".