Andrea Cassarà è al settimo cielo. L'ha spuntata lui, all'ultima stoccata, nella finale mondiale tutta italiana di fioretto. A Catania il bresciano si è imposto 15-14 sul compagno di nazionale Valerio Aspromonte. "Stavo diventando una barzelletta con questa storia dell'eterna promessa che non vince mai il Mondiale - ha dichiarato Cassarà subito dopo il successo -. Io e Valerio ci siamo sfidati decine e decine di volte in pedana. Abbiamo combattuto, litigato, ci siamo insultati. Ci conosciamo bene, siamo anche stati compagni di stanza".
Aspromonte è stato per due volte avanti di ben cinque stoccate. Il neo campione del Mondo non ha mai mollato, fino al trionfo finale. "Non ho pensato al punteggio - ha affermato Cassarà - ma a stare piegato sulle gambe, come si dice ai bambini. Ora voglio godermi questo successo con la mia fidanzata". Infine un pensiero al rivale di sempre Andrea Baldini, oggi fuori fin dai sedicesimi di finale: "La sua convocazione per le Olimpiadi di Londra non è in dubbio. Credo - conclude l'azzurro - che la sfida sia tra Avola e Aspromonte. I nostri avversari si sfregherebbero le mani se non venisse uno come Baldini".