Emiliano Mondonico è tornato in panchina. Lo ha fatto ieri sera nel match giocato dal suo Albinoleffe contro il Modena dopo un mese di assenza per via di un serio problema di salute, al quale ha dovuto rimediare con un intervento chirurgico. Per una ripartenza, anche un pari casalingo per 0-0 può dare morale. "E' stato bello - ha raccontato a Sky Sport 24 -, uno torna a fare quello che ha sempre fatto. E' passato un mese, facciamo finta che questo mese non sia mai esistito, anche se avrà un'importanza determinante nei miei ricordi, ma niente a che vedere con il calcio che è sempre stato la mia vita. Sono tornato ad annusare la partita, l'aria del campo, sono tornato a fare quello che ho sempre fatto, sono contento di tutto e anche del risultato. Siamo riusciti a non prendere gol, a far fare poco agli avversari. Ci sono più soddisfazioni che non amarezze anche perchè il pari non sarà come la vittoria, ma non ti da' malinconia. Il pari ormai ti dà morale, ora abbiamo più morale di quanto già avevamo".
Mondonico racconta come ha vissuto dalla panchina il suo rientro: non può agitarsi più di tanto, ma cercare di mantenere sempre la calma. "Devo riuscire per forza a stare tranquillo, a un certo punto vorresti urlare qualcosa ma non ci riesci. Anche da questo punto di vista sono stato più tranquillo che agitato, anche perchè la prestazione della squadra permetteva di stare tranquillo". Intanto, stasera assisterà da spettatore alla super sfida tra Torino e Atalanta, due squadre alle quali particolarmente legato. "La guarderò e anche con grande interesse, per quello che queste due squadre hanno rappresentato per me. Nutro molto amore calcistico sia per il Toro che per l'Atalanta oltre che per la Fiorentina. Per chi tifo? In certe situazioni per il più debole e stasera è il Toro a rischiare di più, ma nessuno delle due può permettersi di perdere".