Morosini, Zeman: "Per Mancini nessun rinvio"

Pubblicato il 17 aprile 2012 alle 19:27:36
Categoria: Serie B
Autore: Redazione Datasport.it

"Noi dopo la morte di Franco Mancini abbiamo dovuto giocare la partita col Bari: dopo la scomparsa di Morosini giustamente non si è giocato". E' la dura presa di posizione del tecnico del Pescara, Zdenek Zeman, tornato a parlare per la prima volta dopo la morte di Piermario Morosini.

"A prescindere che per me era stato più duro venti giorni fa per la scomparsa di Franco Mancini (preparatore dei portieri del Pescara ed ex numero 1 del Foggia dei miracoli, colpito da infarto lo scorso 30 marzo alla vigilia di Pescara-Bari, ndr) - premette Zeman in  un convegno a Ortona con i ragazzi sul tema della legalità - devo dire che si è trattato di due tragedie che addolorano tantissimo. Si possono accomunare, anche se c'era un po' di differenza di età, ma mi dispiace che siano state trattate diversamente".

"Sono tragedie che accadono nel calcio come nella vita - sottolinea l'allenatore boemo -. Sono vicino ai giocatori del Livorno per un dolore grandissimo. Li capisco perché noi con Mancini abbiamo vissuto lo stesso dolore". Il mancato rinvio della gara Pescara-Bari aveva fatto storcere il naso a Zeman, anche perché entrambe le società si erano dette disponibili a posticipare la gara: alla fine la Lega di B aveva sostenuto che non si era mai parlato di rinvio perché nessuno l'aveva chiesto. "Io non sono il Pescara - precisa l'ex allenatore di Lazio e Roma - e non parlai dell'argomento perché ero troppo coinvolto emotivamente e personalmente, però il mio pensiero era che la gara dovesse essere rinviata".

Zeman non crede che la tragica scomparsa di Morosini sia legata in qualche modo all'elevato numero di partite in calendario. "Morosini aveva giocato poco - dice il boemo -: credo sette, otto partite. Molti giocatori hanno giocato di più eppure non hanno avuto problemi".