MotoGP: le pagelle della stagione. Foto

Pubblicato il 10 novembre 2013 alle 18:17:49
Categoria: Moto GP
Autore: Redazione Datasport.it

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Marc Marquez      10
Ha fatto quello che nemmeno Agostini e Rossi erano riusciti a fare: vincere al primo anno nella classe regina. E’ molto probabile che polverizzerà tanti record, come ad esempio ha fatto quest’anno divenendo il vincitore di un mondiale nella classe regina più precoce della storia. L’importante però è che continui a guidare in questo modo: una meraviglia agli occhi dell’appassionato puro.

 
Jorge Lorenzo       10
Il suo mondiale lo ha già vinto tenendo aperto questo campionato sino all’ultima gara. Ha fatto tanti miracoli e per questo dobbiamo metterci giù il cappello di fronte al miglior avversario che ogni pilota può avere. Esce dal 2013 ancora più forte e non aspetta altro che il 2014 per dare di nuovo l’assalto all’iride.
 
Honda        10
Fanno invidia anche ai “cugini” della Yamaha sfornando una moto eccezionale, che vola nella mani di Marquez divenendo spesso imbattibile. Perso Stoner i dirigenti hanno visto bene prendendo subito Marquez in squadra, vincendo in pieno la scommessa. E con un pilota che sembra avere sempre fame, ci sono garanzie anche per il futuro.
 
Daniel Pedrosa       8
Siamo convinti che senza la caduta ad Aragona (avvenuta non per colpa sua) sarebbe stato un pretendente al titolo fino alla fine, anche se resta il fatto che in alcune circostanze avrebbe dovuto osare di più, pur se la tattica dei piazzamenti (non ha più vinto da maggio) stava funzionando. Essere battuto al primo anno da un debuttante resta comunque una nota negativa, per uno come lui che è all’ottavo anno di Hrc. 
 
Aleix Espargarò       8
Non si è visto nelle posizioni che contano solo perché guida una Crt, eppure ha lottato più volte con le Ducati. E’ stato ampiamente il migliore della sua categoria e per questo merita una MotoGp. Il miglior risultato in gara è stato un 8° posto, ma la chicca resta la sesta piazza in griglia a Misano.
 
Valentino Rossi      7
Dispiace dirlo, ma il Qatar è stato solo un’illusione. Losail aveva fatto sperare in un Vale di nuovo protagonista, cosa che invece si è verificata solo occasionalmente. Sovrastato da Lorenzo, resta l’unico non-spagnolo ad aver vinto un Gp quest’anno. Ma vuole altro e promette battaglia per il 2014.
 
Yamaha      7
Voto troppo basso? Togliete Lorenzo e guardate quale sarebbe il divario tra Rossi ed il duo Honda, in classifica ed in pista. Se il campionato è rimasto in bilico fino all’ultimo è solo merito di Jorge, che merita una moto più veloce l’anno prossimo per contrastare le Honda.
 
Cal Crutchlow      7
A volte ha battuto Rossi ed il suo divario in classifica dal “Dottore” non è troppo ampio, cosa che gli vale un buon voto. Ma la seconda parte di stagione è deludente, rispetto alle prime corse le sue prestazioni sono calate e così non ha più visto il podio.
 
Alvaro Bautista      7
Lo si è visto per lo più nella seconda parte della stagione, dove è diventato più veloce e si è avvicinato molto a Rossi, Crutchlow e Bradl. Quest’ultimo, cliente Honda anche lui, era il suo metro di paragone, e per sua fortuna riesce a batterlo, assicurandosi un bilancio positivo di questo 2013.
 
Andrea Dovizioso        7
Sperimenta quello che a Valentino era toccato negli ultimi due anni, ovvero una crisi tecnica molto rilevante della Ducati. Tra i piloti della Desmosedici è di gran lunga il migliore ed il più costante, ma al di là di un quarto e quinto posto non è mai andato oltre la settima piazza in tutto il resto della stagione. 
Si salverà?
 
Michele Pirro        7
Teoricamente sarebbe un collaudatore, ma quando la Ducati lo chiama in causa si fa sempre trovare pronto cercando di fare il massimo con il mezzo a disposizione. In totale ha corso 10 Gp, è sempre finito a punti ed ha totalizzato solo un punto in meno di Iannone, che di Gp ne ha corsi 16.
 
Stefan Bradl     6
Una pole e un podio, ma in generale delude. Vero che senza la botta di Sepang, che lo ha costretto a saltare due Gp, probabilmente sarebbe finito davanti a Bautista, ma alla fine perde il confronto con il suo metro di paragone più plausibile. E pensare che due anni fa aveva battuto Marquez in Moto2.
 
Nicky Hayden      5
Ha deciso di cambiare aria e questa è con ogni probabilità la scelta giusta. Difficile vedere una Desmosedici nuovamente da primi posti in tempi brevi, e lui, al di là di qualche sprazzo in qualifica, fa poco per riportarla su, dunque fa bene a fare nuove esperienze nell’ultima fase della carriera. E’ pur sempre un campione del mondo.
 
Andrea Iannone       4
Che la Ducati sia un mezzo disastro non è in dubbio, ma ci mette poco del suo. Ha fatto molte più gare di Pirro, eppure ha totalizzato solo un punto in più di quello che comunque è un collaudatore. Serve ben altro.
 
Ducati       3
Sprofondo Rosso. E’ la terza stagione consecutiva a questi livelli, e nessuno, tra piloti esperti come Rossi, Hayden e Dovizioso, è riuscito a raddrizzare la situazione. Si rischia di andare nel ridicolo, perché una squadra di questo livello e di queste potenzialità dovrebbe fare molto ma molto di più.