Dopo le vacanze Valentino Rossi è salito di nuovo in sella alla sua Yamaha in vista del mondiale 2019 in cui proverà a conquistare il decimo titolo in carriera nonostante il 16 febbraio festeggerà 40 anni. Il Dottore questa mattina è stato ospite della trasmissione DeeJay chiama Italia e in studio ha parlato con Linus e Nicola Savino della nuova stagione ma non solo. Il motociclista pesarese ha affrontato diversi temi tra cui il suo infortunio, sui giovani talenti della sua VR46 Academy e sull'amico Luca Marin che quest'anno gareggerà in Moto2. Valentino Rossi ha poi elogiato il suo acerrimo rivale Marc Marquez. Non resta ora che aspettare l'inizio della nuova stagione che scatterà il prossimo 10 marzo, sul circuito di Losail, con il Gp del Qatar.
SULL'ETA' - "Il 16 febbraio compio 40 anni. Non ci avrei mai pensato di correre fino a questa età, ma l'importante è rimanere competitivi. Quando ho firmato a marzo 2018 ho pensato che il biennale mi avrebbe portato a correre a 40 anni, il pensiero se farlo c’è stato. Mi sono convinto, se riusciamo a migliorare la moto possiamo essere forti. Se ho fiducia? Devo! Soprattutto in questo periodo dell’anno!”.
SULL'INFORTUNIO - "Dopo essermi rotto la gamba avevo una gran voglia di tornare in sella: questo è l'essere pilota. Dopo 17 giorni sono risalito in moto e non ho avuto paura: con gli antidolorifici ce l'ho fatta".
SU MARQUEZ - “Marquez è molto coraggioso, al punto di non aver paura, cade tanto, cerca il limite, fa queste botte incredibili con la moto. Se lo studio? Si molto, tra piloti siamo attentissimi a cosa fanno gli altri, anche quello che mangiano, bevono, gli allenamenti sui social, siamo curiosi, ci seguiamo. Se ho rubato qualche segreto a qualcuno? Si mi è capitato, ma più cose di allenamento, tipo che sport fare fuori dalla pista”.
SULLA PAURA - "La paura ce l’hanno tutti, chi più chi meno, è una cosa di cui si deve tener conto, poi dipende da come si reagisce, ma un po’ di paura è importante averla. Quando si diventa più grandi si sta più attenti, in Moto3 e Moto2 si è più matti. I più coraggiosi sono giapponesi, indonesiani, hanno un limite del rischio più alto. O gli inglesi, che sono bravi sotto l’acqua perché da loro piove sempre”.
SULLA VR46 ACADEMY - “I più forti in questo momento sono Franco Morbidelli e Francesco Bagnaia, che l’anno prossimo correranno in MotoGP. Per Morbidelli abbiamo lavorato affinché avesse come capotecnico Ramon Forcada, uno che conosce la M1 a menadito. Al punto che ho pensato se non fossi in conflitto di interessi per me stesso...”.
SU LUCA MARINI - “L’anno scorso è stato fortissimo, è cresciuto nella seconda parte, si è trovato bene in moto, ha fatto podi, due pole, e in Malesia ha vinto. E ho pianto un po’, mi piace molto aiutarlo. Fare un passaggio di testimone con lui che arriva e io smetto? Chissà, se va forte potremmo anche correre insieme”.