Idolo delle folle, pilota forse più amato di sempre. Facile ricordare trionfi e gare, e allora andiamo a cercare di scoprire aneddoti e curiosità del pilota di Tavullia.
46 – Non si può che partire dal numero, il 46 a sfondo giallo, divenuto ormai un marchio internazionale. Valentino non ha mai abbandonato questo numero, neanche quando, da campione del mondo, avrebbe avuto la possibilità di ricorrere all'1. Questo numero fu scelto da Rossi ad inizio carriera per un motivo molto semplice: era il numero che utilizzava papà Graziano, anche lui pilota di moto, che avrà come migliori risultati la terza piazza nel campionato 250cc del '79 (tre vittorie di tappa) e due podi nella classe regina l'anno successivo.
Dormire – Valentino Rossi ama dormire, e questo gli ha spesso portato problemi ad essere in orario a svariati appuntamenti. Il Dottore non ha mai nascosto questa sua “passione”, dichiarando che fuori dalle corse si alza generalmente sempre molto tardi.
Norifumi Abe – Chi è l'idolo di Valentino? Sarete sorpresi nello scoprire che risponde al nome di Norifumi Abe, pilota giapponese scomparso in seguito ad un incidente stradale a soli 32 anni. Abe debuttò giovanissimo, a 19 anni non ancora compiuti, nel 1994 come wild card nel Gp del Giappone. Da perfetto sconosciuto, con la sua Honda dette filo da finì rovinosamente a terra. Rossi restò folgorato da questo pilota, uno dei pochi a cui Valentino abbia mai chiesto un autografo, e ha raccontato come per qualche mese era solito riguardarsi la corsa registrata la mattina prima di andare a scuola fino al momento della caduta del giapponese. Uno dei sorpannomi del Dottore, “Rossifumi”, si ispira proprio al nome di Norifumi Abe.
Rifiuto alla 250cc – Valentino ha debuttato nel Motomondiale in classe 125cc nel 1996, ottenendo la prima a vittoria a Brno e migliorando continuamente durante l'anno, tanto che sebbene avesse chiuso appena al nono posto nella generale, Carlo Pernat, direttore dell'Aprilia con cui Vale correva, aveva già deciso di farlo salire in 250cc già nel 1997: Rossi però si oppose, desideroso di tentare un altro anno nella classe inferiore per vincere il campionato; andò proprio così, con Valentino che vinse 11 Gp su 15 portando a casa il primo titolo della carriera.
Ranch – Rossi ha dato vita ad una vera e propria struttura di allenamento a pochi passi da casa, a Tavullia, in quello che è comunemente chiamato il “Ranch”. Sono 1600 metri di pista sterrata dove con le motocross Valentino ama allenarsi e tenersi in forma insieme a tantissimi altri piloti (Petrucci, Morbidelli fino ai ragazzini della Moto3). Un centro di allenamento per lui, gli amici ed i piloti della sua “Academy”, nata in collaborazione con Sky, lo Sky Racing Team Vr46. Al Ranch vanno in scena delle vere e proprie sfide.
La sfida con Fernando Alonso – Nei primi anni duemila, Valentino Rossi ha più volte provato una Ferrari F1, tanto che si era parlato di un suo passaggio a tempo pieno alle quattro ruote, poi mai avvenuto. Nel 2006, Rossi rispose alle parole dell'asso di F1 Fernando Alonso, il quale, mentre tutti lodavano i tempi fatti registrare in una sessione di test dal Dottore, disse di non essere stato impressionato dal lavoro di Rossi, il quale lancò una sfida con somma di tempi su tre prove: F1, MotoGp e vettura da rally. La sfida non ci fu mai, ma i due sono tornati “avversari” tempo dopo: Linda Morselli, modella e attuale compagna di Alonso, è la ex fidanzata di Valentino.
Rally – Il richiamo delle quattro ruote è sempre stato forte per Valentino, che ama ogni tanto prendere in mano un volante anziché un manubrio. Ha all'attivo tre apparizioni nel mondiale rally con ottimi risultati: un ritiro nel Rally di Gran Bretagna 2002 su Peugeot 206 Wrc, un 11° posto al Rally d'Australia 2006 su Subaru Impreza ed un 12° posto sempre in Gran Bretagna nel 2008 con una Ford Focus. Considerando che oggi vanno a punti i primi dieci (non era così all'epoca), un piccolo grande capolavoro per il Dottore, che si è preso le sue soddisfazioni nel Rally di Monza, vinto per sei volte.
Valentino Rossi: The game – Nel 2016, in omaggio ai venti anni di carriera di Valentino, l'azienda italiana Milestone ha sviluppato un videogioco dedicato a Rossi, chiamato appunto “Valentino Rossi: The game”. In esso, si ripercorre le sfide e le battaglia del pilota di Tavullia con le sue vecchie moto e suoi vecchi avversari, il tutto arricchito da brevi video in cui Rossi racconta i duelli più belli della carriera.
Tifoso nerazzurro – Valentino Rossi ama il calcio, ed è un grande tifoso dell'Inter. Nel 2006, in occasione della vittoria dei mondiali da parte dell'Italia, si è presentato sul podio del Gp di Germania con la maglia dell'amico Marco Materazzi, difensore dell'Inter, mentre in occasione degli Europei 2008 scese in pista con una moto ed una tuta che si ispiravano alle divise degli azzurri.
Laurea – Valentino Rossi è laureato, lo sapete? Per la felicità di mamma Stefania, che avrebbe voluto che il figlio continuasse gli studi, il 31 maggio 2005 a Valentino è stata conferita la laurea magistrale honoris causa in Comunicazione e Pubblicità delle Organizzazioni dall'Università degli Studi di Urbino. Un vero dottore.