Jorge Lorenzo risponde presente e vince dominando il Gran Premio d'Aragona, 14esima prova del Mondiale 2015. Lo spagnolo della Yamaha sfrutta la caduta di Marc Marquez al secondo giro per scappare e non si volta più indietro: bravo Valentino Rossi a limitare i danni in ottica titolo, in una gara sulla carta non certo favorevole alle sue caratteristiche. Il Dottore chiude al terzo posto al termine di un lungo ed emozionante duello con Dani Pedrosa, che si piazza al secondo posto. Ai piedi del podio ci sono Andrea Iannone e Andrea Dovizioso, mentre Danilo Petrucci cade e si ritira. Sono ora 14 i punti di vantaggio di Rossi su Lorenzo, Marquez è a 79 punti dal pesarese e a quattro gare dal termine le sue speranze di vincere il terzo titolo mondiale vanno definitivamente in frantumi.
Partenza a razzo di Lorenzo che svernicia il pole-man Marquez e vola subito in testa, avviandosi verso una gara di totale dominio dal primo all'ultimo giro. Alla seconda tornata il primo (e forse unico) colpo di scena della gara: Marquez scivola all'ingresso della curva 12 e dà il via libera a Pedrosa e Rossi, che scavalcano Iannone e iniziano una lunga battaglia per il secondo posto. La battaglia culmina all'ultimo giro, con doppio sorpasso e controsorpasso e un Pedrosa che a sei curve dal termine spinge Rossi sul cordolo aggiudicandosi una seconda posizione assolutamente meritata.
Sesto successo dell'anno per un Lorenzo che si gioca al meglio tutte le sue carte in ottica titolo. Rossi fa il 'ragioniere': il Dottore conduce una gara comunque aggressiva, ce la mette tutta per far fuori Pedrosa ma alla fine sembra giustamente accontentarsi di una terza posizione che gli permette di conservare 14 punti in classifica piloti. Sono 263 i punti del centauro italiano, contro i 249 di Lorenzo e i 184 di un Marquez ormai fuori dai giochi. A quattro gare dalla fine, occhio ad un eventuale arrivo a pari punti: impossibile agguantare le sei vittorie stagionali di Jorge, Rossi non può permettersi una coabitazione in vetta. Prossimo appuntamento l'11 ottobre a Motegi, pista storicamente favorevole allo spagnolo. Poi saranno Phillip Island, Sepang e Valencia a svelare il vincitore del Motomondiale 2015.