Regna il caos a Termas de Rio Hondo, sede del GP d'Argentina e della seconda prova del Mondiale MotoGP, e dal caos esce vittorioso Cal Crutchlow: è il britannico di LCR Honda il vincitore odierno, precedendo sul podio Johann Zarco ed Alex Rins. E' questo l'epilogo di una gara folle, partita con un clamoroso ribaltone: la pista è mezza bagnata ma tende ad asciugarsi, e così Jack Miller azzarda moto e gomme da asciutto. Gli altri piloti invece optano per la strategia da bagnato, ma dopo il giro di formazione cambiano idea e corrono nei box a cambiare tutto: il regolamento sanziona questa manovra con la partenza dal fondo dello schieramento, così ci troviamo di fronte un'assurda griglia con Miller da solo in prima fila e gli altri piloti schierati dalla 4a-5a fila in poi.
L'australiano resta in testa per poco, venendo superato da Marc Marquez (mentre cade Pedrosa), che però viene subito penalizzato: la sua moto si era spenta in griglia, lo spagnolo aveva fatto qualche metro in avanti e un'inversione a U per tentare di farla ripartire e viene punito col ride through. Marquez riparte dal fondo dunque, mentre davanti si forma un quartetto con Miller, Rins, Zarco e Crutchlow: l'australiano cala e viene superato dallo spagnolo di Suzuki, che poi commette un errore andando sul bagnato e rischiando di cadere. Rins scivola in 4a posizione, Miller lo imita qualche giro dopo e nel finale succede di tutto, con Cal Crutchlow che supera gli avversari e allunga quel tanto che basta per non farsi riprendere da Johann Zarco: vittoria per il britannico, che vola in testa al Mondiale (+3 su Dovizioso), mentre Rins chiude terzo e Miller è fuori dal podio. Dietro succede di tutto: Marquez risale fino al 5° posto a suon di sorpassi e giri veloci, ma viene penalizzato perchè commette due manovre oltre il limite facendo cadere prima Aleix Espargaro (al quale non può restituire la posizione, nonostante l'ordine di Dorna) e poi Valentino Rossi con una robusta sportellata. 30'' di aggiunta al tempo finale per Marquez e un nuovo scontro col Dottore in Argentina (con tanto di lite con Uccio nel box Yamaha) dopo quello del 2015: lo spagnolo scivola in 18a posizione davanti a Rossi, e non va a punti. Nel resto del gruppo, 6° posto per un Dovizioso anonimo, con Iannone 8°, Petrucci 10° e Morbidelli 14° davanti a uno spento Lorenzo.