Devono fermarlo. In primis per il bene di questo Mondiale, che rischia di prendere un’unica via, quella del “Cabroncito”. Tre vittorie in altrettante gare, stavolta si toglie la soddisfazione di battere Lorenzo in pista, senza i problemi di Jorge. Ed ha tutta l’aria di voler vincere ancora, come è giusto che sia per uno che ha 21 anni. Dove arriverà?
Daniel Pedrosa 8
Bravissimo nel duello con Lorenzo, ma fa bene ad essere rammaricato. Come dice lui stesso non si aspettava che i primi andassero così forte nei primi giri, dove rimedia quel distacco che gli sarà fatale nei confronti di Marquez. E’ sempre lì, in attesa che arrivino i suoi giorni di gloria.
Jorge Lorenzo 8
Toh, chi si rivede. Sul podio, ma anche nei piani alti della classifica, in quelle posizioni che gli spettano di diritto ma che, per suoi banali errori, non lo avevano più visto protagonista. Prova subito a creare un margine sul gruppo, ma contro le Honda non può nulla e deve accontentarsi del 3° posto.
Andrea Iannone 8
“Come una vittoria per noi”. Ha ragione: la Desmosedici accusava degrado sulle gomme, si prospettava un Gp sulla difensiva, ma lui riesce a fare meglio della casa ufficiale chiudendo con un ottimo 6° posto, il suo miglior piazzamento nella classe regina, dopo un avvio strepitoso.
Valentino Rossi 7
Peccato per quel lungo che gli fa perdere tanto, altrimenti avrebbe potuto la possibilità di giocarsi il gradino più basso del podio con il compagno Lorenzo. La Yamaha è ancora inferiore rispetto alla Honda, e per questo non si può sprecare nulla.
Stefan Bradl 7
Mostra gli artigli in tutti i duelli che lo vedono protagonista, soprattutto in quello in cui si sfiora con Rossi. L’obbiettivo resta il podio, ma con due Honda e due Yamaha così l’impresa è ardua, dunque il 5° posto è il massimo che per il momento può ottenere.
Hiroshi Aoyama 7
Beffa il ben più blasonato compagno di squadra Hayden proprio all’ultimo giro, e giustamente esulta sul traguardo. Sta dimostrando di tenere il passo di quello che è pur sempre un campione del mondo, e la gara di oggi conferma che può tenere il passo dell’americano.
Andrea Dovizioso 5
Con questa gara chiarisce che il podio non può ancora essere un obiettivo sempre alla portata. La Ducati fa un passo indietro rispetto ad Austin, anche se il Dovi, visto che Iannone arriva fino al 6° posto, avrebbe potuto fare qualcosina di più.
Aleix Espargarò 4
Ha un buonissimo potenziale, che però riesce sempre a sprecare. In Qatar aveva gettato al vento la pole, a Termas de Rio, dopo il quarto tempo in qualifica ed il secondo nel warm-up, parte malissimo perdendo molte posizioni prima di cadere. Il 15° posto non è di certo il massimo che può fare.
Alvaro Bautista 4
“Dobbiamo innanzitutto finire il Gp”. Ecco: detto fatto. Poche curve ed è già in terra, per il terzo ritiro consecutivo. Una squadra come la Gresini, che schiera la Honda, non può accontentarsi di uno così, quindi è bene che si dia una svegliata e cominci a portare la sua moto a duellare dove le compete.