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Marc Marquez 10
E menomale che la Honda non va... Figurarsi che combinava con una moto perfetta. Spettacolare il duello con Rossi, poi la Yamaha del rivale ha problemi ed a quel punto lui scappa, chiudendo con un abisso di vantaggio. Sta salvando la baracca Honda, e sta dimostrando che forse è veramente maturato dopo un 2015 tribolato. La leadership è tutta merito suo.
Valentino Rossi 8
Non sa neanche lui cosa è successo con la seconda moto, e non sa nemmeno come ha fatto ad arrivare 2°,che in queste condizioni è oro colato. Fortissimo nella prima parte di gara, dopo il cambio moto la sua corsa diventa un calvario e soffre tremendamente, e pur con tutta la maestria con cui ha gestito la situazione (era riuscito ad arrivare all'ultimo giro in lotta per il podio) non ce l'avrebbe fatta a salire sul podio. Però dimostra ancora una volta che è sempre meglio accontentarsi di un piazzamento che prendersi rischi inutili, così se poi gli altri cadono...
Andrea Dovizioso 8
Meritava il podio per una gara strepitosa, non è certo colpa sua se finisce nella ghiaia. Sarà arrabbiatissimo ed ha ragione, ma nelle corse vatti a fidare dei “compagni” di squadra. Eroico per come tira su la moto da terra e la porta stoicamente al traguardo, portando a casa i 2 punti più incredibili della sua carriera.
Eugene Laverty 8
Nel festival delle cadute porta a casa un risultato pazzesco, un 4° posto a circa 8” dal podio. E' uno dei pochissimi a non sbagliare nulla, e mentre tutti cadono lui risale passo dopo passo la classifica fino a giocarsi in volata con Barbera un piazzamento che neanche si sognava.
Aprilia 8
Un fine settimana speciale, perchè per la prima volta dal suo rientro l'Aprilia piazza due moto nella top 10, con Bradl ottimo 7° e Bautista buon 10°. Oggi bastava non sbagliare ed i due piloti corrono alla perfezione, e limitandosi a tenersi fuori dai guai ecco un risultato che ripaga i tanti sforzi di questi ultimi mesi.
Daniel Pedrosa 5
Il podio più fortunato della storia. Fatica tremendamente con questa Honda, il passo non c'è, e già dal via le cose si mettono male quando Iannone lo costringe ad allargare alla prima curva. Era in difficoltà e senza le innumerevoli cadute sarebbe arrivato molto indietro. Ha però avuto tanta sfortuna in carriera e forse questo è un modo per ripagarlo. Ma che sia lento lo sa anche lui e infatti sul traguardo, conscio della scialba prestazione, non esulta. Viva la sincerità.
Maverick Vinales 5
Peccato veniale. Gara straordinaria rovinata negli ultimi chilometri, quando mette le ruote su una chiazza fatale. Si mangerà le mani le mani per un errore così, ma è cresciuto notevolmente ed i risultati arriveranno, perchè al di là dell'errore di oggi con queste prestazioni può solo sorridere.
Aleix Espargarò 4
Non ci siamo, assolutamente. Lontanissimo nei tempi rispetto al compagno Vinales con una Suzuki che avrebbe il potenziale per andare sul podio, commette anche lui un errore nelle prime fasi e va a terra, ma è abbastanza fortunato per ripartire. Solo che se tutti cadono e tu arrivi appena 11° con una Suzuki ufficiale, vuol dire che qualcosa non va...
Jorge Lorenzo 4
Altra gara che rafforza una delle teorie preferite dagli anti-Lorenzo: quando le cose non sono totalmente sotto controllo, va in crisi. Ancora una volta, fatica in condizioni mai provate prima, annaspa nel trovare il ritmo con una moto che non gli dà fiducia, sbaglia facendosi schiacciare dalla foga. Crollato alla prima difficoltà dell'anno.
Andrea Iannone 2
Con tutti gli errori e le cadute di oggi a dare insufficienze c'è solo l'imbarazzo della scelta, ma lui commette lo sbaglio più grave di tutti, quello di stendere il compagno di team quando le due moto sono entrambe sul podio. Ha corso in un modo che potremmo definire pazzo: stava per stendere Pedrosa al via, rischia con Rossi, si getta a fionda in un attacco senza senso nei confronti del Dovi. Probabilmente non lo difenderà nessuno degli uomini Ducati nella riunione post gara e se lo merita. Magari sarà una lavata di capo che gli servirà.