Chi si ferma è perduto, dice un noto proverbio. E se vuoi seguire il Motomondiale, proprio non puoi fermarti, perchè è già tempo di tuffarsi nel terzo appuntamento della stagione, il Gp d'Argentina, sul tracciato di Termas de Rio Hondo, alla sua seconda apparizione nel calendario MotoGP.
Basta dare uno sguardo alla classifica per capire che quest'anno ne vedremo delle belle: Rossi guida con 41 punti, Dovizioso lo segue a ruota con 40, Marquez si trova a cinque lunghezze da Valentino, con 36. Sono stati loro tre, fin qui, i protagonisti dell'avvio di stagione 2015, una stagione che finalmente dopo tanto tempo ci regala una lotta tra ben tre case costruttrici. Guai però a dirlo a Gigi Dall'Igna, il genio della rinascita Ducati che, memore della situazione a Borgo Panigale al suo arrivo, sa che è prematuro parlare di Ducati da Mondiale. Meglio fare un passo alla volta e verificare che la Desmosedici (ricordiamo che la Gp15 è arrivata solo nelle ultime sessioni di test invernali e quindi ha pochi chilometri all'attivo rispetto alle rivali) sia efficiente su tutte le piste. Ma Rossi e Marquez non si fidano di questa Ducati e di questo Dovizioso che si sono dimostrati velocissimi. In Argentina la Honda dovrebbe essere ancora la favorita anche per quanto visto lo scorso anno su questa pista.
Il campione del mondo in carica è stato rivitalizzato dalla vittoria in terra texano e ora vuole riprendere da dove aveva terminato lo scorso anno, ovvero a dominare. Rossi è fiducioso visto anche che ad Austin, pista che Valentino e la Yamaha temevano, le cose non sono andate poi male e anche il Dottore ha i suoi buoni motivi per guardare con fiducia all'appuntamento in Sud America. La variabile in più potrebbe essere Lorenzo, autore di un avvio di campionato non troppo esaltante ma che ad Austin, correndo imbottito di antibiotici per una brutta bronchite, e quindi indebolito, ha saputo lottare fino in fondo strappando un quarto posto buono viste le caratteristiche del tracciato sfavorevoli alla M1 e i suoi problemi fisici. Se si aggiungesse un protagonista in più, le cose si farebbero ancora più interessanti.
La pista A Termas de Rio Hondo si corre per la seconda volta nella storia. Il tracciato, costruito nel 2007, ha debuttato nel Motomondiale lo scorso anno (anche se un primo assaggio ci fu nel 2013 quando si venne a provare qui). La pista, che per certi versi ricorda quella di Austin, conta 14 curve e misura 4.806 metri.
L'albo d'oro Nel 2014 vinta da Marc Marquez su Honda. Il giro veloce stabilito in prova dall'asso spagnolo fu di 1'37"683.