La primavera è appena cominciata, eppure il Motomondiale è già caldissimo. Non solo per la prima bella gara di Losail, che nonostante i tanti spunti che ha offerto non ha ancora chiarito alcune cose, ma anche per il gesto di Lorenzo a fine corsa, quello della “bocca cucita”, e soprattutto per un mercato piloti che inizia già a far parlare di sé.
La temperatura si è subito alzata ed in Argentina ci sarà un nuovo capitolo di un campionato che per adesso vede in Jorge Lorenzo, lepre nei test e vincitore in Qatar, il suo grande favorito. Il maiorchino per adesso fa parlare sia per le ottime prestazioni in pista sia per il suo atteggiamento fuori, con un corteggiamento Ducati ed il relativo interesse di Jorge che sembra tutt’altro che un qualcosa ingigantito dai media. C’è tanta verità in tutto questo, ma al tempo stesso il campione in carica non è affatto distratto dalle voci di mercato, e si presenta a Termas De Rio Hondo con i galloni del favorito. Il titolo 2015 ha rafforzato la sua autostima (già alta prima, ancora di più oggi, anche per la superiorità mostrata alla prima corsa), e quindi i suoi avversari hanno veramente bisogno di correre alla perfezione per batterlo.
Il primo a dover rispondere sarà Rossi, fuori dal podio in Qatar e in cerca di riscatto nella terra che lo scorso anno lo vide vincitore. Forse la scelta delle gomme ha influito sulla prestazione del Dottore, ma Valentino già prima della trasferta mediorientale sapeva che Lorenzo era in grande forma, e per questo non si è perso d’animo per la sconfitta. Certo che ad uno come Jorge in questo momento non si deve concedere il lusso di prendere il largo in classifica, ed oltre che sulle proprie prestazioni Rossi conta anche sulla competitività degli altri, leggi Honda, Suzuki e Ducati, che possono mischiare le carte in tavola. Perché se la Suzuki esce forse ridimensionata da Losail, vale invece il contrario per Honda e Ducati: la prima, dopo un inverno difficile, è riuscita a mettere a posto la propria situazione, in quanto, anche se Marquez ha dovuto metterci tanto del suo, la Hrc ce l’ha fatta ad ottenere tempi vicini a quelli dei primissimi; la seconda invece, dopo aver avuto la conferma di avere ancora il miglior motore del lotto nonostante i cambiamenti riguardanti l’elettronica, si è dimostrata veloce con entrambi i piloti e, come dice Iannone, ha il potenziale per stare davanti anche in Argentina.
Per adesso, sembra un Jorge Lorenzo contro tutti. Il favorito contro gli altri, contro tutti quegli antagonisti che non vedono l’ora di batterlo. Era così prima del Qatar ed è così dopo il Qatar. Guardiamo se l’Argentina ci racconterà qualcosa di diverso.