Un secondo posto, ma è un secondo posto d'oro. Certo, Marquez fu medaglia d'argento in Austria anche lo scorso anno, ma in condizioni diverse, perchè quest'anno le Ducati al top erano due ed entrambe temibilissime. Lui è riuscito a batterne una ed arrivare negli scarichi dell'altra, spiegando al mondo perchè a metà agosto ha un incredibile vantaggio di 59 punti sul primo inseguitore.
Quello di Spielberg è stato uno dei fine settimana più intensi per lo spagnolo di Cervera, arrivato consapevole che quella austriaca era una pista sulla carta favorevole alla Ducati ma anche convinto di potersi giocare il successo a determinate condizioni, ed infatti così è stato, sebbene la vittoria sia andata a Jorge Lorenzo. Il giro in qualifica è stato a dir poco favoloso, più rapido di appena due millesimi rispetto a Dovizioso, e la gara è stata straordinaria, rispondendo colpo su colpo alle Desmosedici, come fatto, anche un po' a sorpresa, alla terza curva del primo giro nei confronti di Dovizioso.
Marc ha cullato il sogno della vittoria anche perchè sapeva che un successo qui, su un tracciato dichiaratamente Ducati, avrebbe avuto un sapore diverso, forse uno dei più dolci della stagione, ed anche perchè per uno competitivo come lui, correre tre volte su un circuito senza mai riuscire a vincerci non è cosa troppo piacevole. Ma i campionati si vincono anche così, e già da un paio di mesi Marc sa che è tutto nelle sue mani, come testimonia la classifica: +59 sul primo inseguitore, Rossi; +71 su Lorenzo e +72 su Dovizioso. A otto tappe dalla fine, un margine di estrema sicurezza.
Quel che colpisce di più in questa stagione è che Marc e la Honda non abbiano praticamente punti deboli, e per questo possono far faville su ogni tipo di tracciato. Infatti, anche su circuiti teoricamente difficili hanno saputo finire sempre sul podio, come il Qatar o Spielberg, ed oggi possono godersi i frutti di questo “pacchetto” potendo permettersi di gestire fino a Valencia. Il settimo alloro iridato per Marquez, il quinto in classe regina, è dietro l'angolo, e con gare come quelle in Austria si capisce il perchè.