Nessuno, forse nemmeno lui, si sarebbe potuto immaginare un destino più beffardo. Un anno e mezzo senza trovare una soluzione, un anno e mezzo a guardare gli altri vincere, prima dei nuovi pezzi giunti al Mugello. E da lì tutto è cambiato, ma quando ormai era troppo tardi.
Jorge Lorenzo negli scorsi mesi aveva detto che la sua decisione di lasciare la Ducati era maturata dopo la prova di Le Mans, quella precedente al Gp d'Italia, in seguito al quale Lorenzo, pur vincendo, aveva detto che ormai era troppo tardi. Dunque è in quelle due settimane che è arrivata la firma sul contrato offertogli dalla Honda, un contratto che per Jorge suonava come una liberazione, ma che adesso prende le forme di un rimpianto gigantesco.
Sì, perchè dopo la Francia sono stati corsi sei Gp ed il numero 99 ne ha vinti la metà, tre, cosa che probabilmente non avrebbe mai immaginato. I pezzi da lui richiesti, nuova forma del serbatoio in primis, sono arrivati quando lui aveva già firmato, ed è in quei quattordici giorni che vanno dal 20 maggio, giorno della gara a Le Mans, al 3 giugno, data della corsa al Mugello, che vanno cercate le tempistiche (sbagliate) che hanno dato vita a grandi rimpianti a Borgo Panigale, sia da parte del pilota sia da parte della squadra. Lorenzo aveva accusato la Ducati di averlo ascoltato troppo tardi, ma dal momento che la squadra diretta da Gigi Dall'Igna poi i pezzi li ha portati (e pare strano che nessuno lo abbia comunicato per tempo a Jorge prima delle libere del venerdì in Toscana), perchè Lorenzo non ha aspettato?
Sono queste le domande scottanti che tornano a rimbalzare nella mente degli uomini in rosso dopo il grande successo in Austria: la Ducati avrebbe dovuto far debuttare prima i nuovi pezzi? Lorenzo è stato troppo precipitoso a firmare con Honda? Domande che ad oggi non servono a niente, se non ad indagare su un passato recentissimo che sembra ormai già molto lontano. Di sicuro, quel che oggi hanno raggiunto Lorenzo e Ducati insieme è straordinario, con una Desmosedici sempre più in palla che finora ha raggiunto quota cinque vittorie stagionali. Come ha detto Lorenzo, la cosa positiva a cui si riesce a pensare adesso è che quello tra lui e la Ducati verrà ricordato come un matrimonio positivo alla luce dei successi di questa stagione e non in maniera negativa dopo la disastrosa stagione 2017, ma tutto ciò sembra solo un'effimera gioia per nascondere il pentimento ed il rimpianto di ciò che avrebbe potuto essere e che non sarà mai.