MotoGP, Austria: la presentazione

Pubblicato il 10 agosto 2016 alle 09:07:21
Categoria: Moto GP
Autore: Redazione Datasport.it

Nei racconti e nei romanzi, così come in tante storie, c'è sempre un momento topico, un momento decisivo, un punto di svolta per l'intera vicenda. Applicando il concetto alla stagione 2016 del Motomondiale, viene da pensare che il momento chiave del campionato sono state le tre settimane che intercorse tra Assen e Sachsenring, i due appuntamenti che hanno fatto prendere un vantaggio a questo punto fondamentale a Marc Marquez in classifica.

Solo il tempo ci darà se veramente i Gp di Olanda e Germania sono stati quelli decisivi per il mondiale, ma di sicuro sono stati uno spartiacque importante della stagione. Mentre Marc infatti non sbagliava nulla, i piloti Yamaha si sono affossati da soli, permettendo al centauro della Honda di volare in classifica: Lorenzo ha 48 punti di ritardo, Rossi addirittura 59. Distacco che a metà stagione può essere decisivo, ma in un'annata così strana meglio non dare nulla per scontato. Non lo fa neanche Marquez, pilota maturato molto rispetto a dodici mesi fa, ma consapevole che al momento la Yamaha è la moto più performante.

Si va così in Austria, alla riprese del campionato dopo la pausa estiva, con Lorenzo e Rossi che dovranno iniziare ad attaccare sin da subito, perchè con altri 9 Gp uno spiraglio c'è ancora, ma sottilissimo. Ma il Red Bull Ring potrebbe non essere terreno di caccia adatto alle M1, perchè i test svoltisi sulla pista austriaca all'incirca tre settimane fa hanno raccontato una situazione particolare, che fa sorridere soprattutto la Ducati. La Desmosedici si è trovata molto a suo agio su questa pista, in tutte le sue versioni e con tutti i suoi piloti, con Dovizioso che ha fatto trasparire un certo ottimismo, sperando di avere la possibilità di giocarsi una vittoria che sembra non volerne sapere di arrivare.

I piloti Yamaha invece erano un po' scuri in volto, non troppo contenti delle sensazioni avute, mentre la Honda è stata più nascosta. Di sicuro i valori in campo potranno cambiare, dato che per le squadre c'è stato tutto il tempo di lavorare su assetti e nuove soluzioni, ma comunque queste sono le premesse per un fine settimana avvincente. Fosse così, con Ducati outsider capace di inserirsi tra le prime posizioni, Marc Marquez potrebbe avere un alleato, o degli alleati, in più.

Il circuito Dopo essere tornato nel calendario di F1 nel 2014, il circuito di Zeltweg è pronto a tornare in calendario anche nel Motomondiale dopo quasi venti anni di assenza, in quanto l'ultima gara delle due ruote disputata nell'autodromo oggi chiamato Red Bull Ring risale al 1997. La versione che oggi ospita F1 e MotoGp è quella derivata dal vecchio Osterreichring, di cui riprende le forme, e misura 4326 metri contando 10 curve.

Albo d'oro Sono appena due le edizioni disputate sul circuito austriaco, e sono quelle del 1996 e del 1997 (in tutte le precedenti edizioni del Gp d'Austria, si era corso al Salzburgring). In entrambi i casi a vincere fu la Honda, nel '96 con Alex Criville e l'anno successivo con Mick Doohan.