E' un sogno che comincia con la Ducati 996R dello zio, il rumore della frizione che entra in testa e non esce più. E' amore a prima vista tra il piccolo Francesco Bagnaia e le moto, con le Ducati in particolare. E proprio Ducati si chiama il futuro, con Pecco fresco vincitore del titolo in Moto2 e destinato il prossimo anno alla classe regina, proprio a bordo di una Ducati, con i colori del team Pramac.
E pensare che la prima volta su una MotoGP Pecco l'ha vissuta quando ancora non era salito in Moto2: fu una scommessa con Gino Borsoi, lui vinse a Sepang in Moto3 ed in cambio ebbe la possibilità di girare nei test di Valencia. Furono nove giri indimenticabili per un giovanotto che nella Ducati aveva sempre visto l'espressione più bella del motociclismo. Correre una stagione in classe regina con una due ruote uscita direttamente dalle officine di Borgo Panigale sarà un'emozione unica, da godersi dal primo metro di questa avventura. Un futuro che è alle porte e che comincerà subito dopo la corsa di Valencia, nella quale Bagnaia si congederà dalla Moto2 da campione del mondo.
Oggi Pecco è sicuramente il pilota più completo nella categoria di mezzo, ma il passato è stato difficile anche per lui. Che avesse talento si vedeva ed i risultati nelle categoria inferiori lo dimostrano, con vittorie sparse tra Minimoto, MiniGP e Cev, ma lo scontro con la realtà del Motomondiale è duro: il primo anno in Moto3, il 2013, complice una moto poco competitiva ed al fianco di un tipo tosto come Romano Fenati, Pecco non va mai a punti. In suo soccorso arriva lo Sky Racing Team Vr46, con il quale arrivano 50 punti nella stagione 2014. Con la squadra di Valentino Rossi a fine anno non è un addio, ma un arrivederci: due anni con la Mahindra, le prime due vittorie nel 2016 (Assen e Sepang), il test in Ducati e nel 2017 il ritorno all'ovile di Valentino, stavolta però in Moto2. Ed è in questa categoria che Pecco trova definitivamente se stesso, con quattro podi subito al primo anno (il primo già alla quarta gara), prove generali della trionfale cavalcata del 2018: in Qatar la prima di otto vittorie che lo porteranno dritto al primo titolo.
Ora il futuro, che come detto si chiama Ducati Pramac. L'avventura del ragazzo di Torino, che nel frattempo si è trasferito a Pesaro per stare più vicino al centro nevralgico dello Sky Racing Team, è giunta ora al capitolo più difficile ed entusiasmante: la MotoGP.