MotoGP: il film della stagione 2014

Pubblicato il 9 novembre 2014 alle 16:03:20
Categoria: Moto GP
Autore: Redazione Datasport.it

MotoGP, Mondiale 2014: guarda lo speciale di Datasport

E' bastato poco per capire che tipo di stagione sarebbe stata. Ed un segnale era arrivato già nei test invernali, quando Marquez, pur rientrando dopo un infortunio, era tornato in pista ed aveva subito messo in riga tutti. Era un indizio, presto le prime gare avrebbero dato la prova certa: contro il binomio Marquez-Honda targato 2014, ci sarebbe stato ben poco da fare.
 

Super Marquez, flop Lorenzo, sorpresa Rossi
La stagione parte ufficialmente il 23 marzo, con la prima gara dell'anno in Qatar. L'inizio non poteva essere dei migliori, con una gara da fare vedere nelle scuole di pilotaggio o quantomeno ai piccoli che vogliono intraprendere la carriera del motociclista: tra Marquez e Rossi è un duello all'ultimo centimetro, sorpassi e controsorpassi che alla fine vedranno in Marquez colui che riuscirà a spuntarla, ma con un Valentino che può dirsi più che soddisfatto per una delle sue migliori gare degli ultimi anni. Ad Austin le Honda sono imprendibili mentre le Yamaha arrancano, con Rossi solo 8° e Lorenzo 10° per essersi mosso in anticipo dalla casella di partenza: un brutto inizio per Jorge, finito rovinosamente a terra in Qatar. Da notare in America un grandissimo Dovizioso, che porta al 3° posto una Ducati in grande crescita. Il primo scorcio di stagione si chiude con una tappa in Argentina, al rientro nel motomondiale dopo svariati anni: Marquez è ancora imbattibile e chiude ancora davanti al compagno Pedrosa, mentre Lorenzo dà qualche sprazzo di vita e chiude sul podio davanti a Rossi.


Marquez, che filotto!
Dopo Qatar, America ed Argentina, si arriva alle prime tappe europee, ma la sostanza non cambia, tanto che Marquez infilerà altre 7 vittorie di fila che praticamente “uccidono” il campionato. Primo a Jerez ed a Le Mans (dove recupera furiosamente dopo un errore nelle fasi iniziali) davanti ad un Valentino Rossi in ottima forma, lo spagnolo vince anche al Mugello, al termine di un fenomenale duello con Lorenzo, a Barcellona, e nelle due gare bagnate di Assen e Sachsenring (dove in entrambe Marc risale agevolmente dalle retrovie), arrivando alla pausa estiva con un ampio margine sulla concorrenza. Già, la concorrenza? Rossi è certamente la sorpresa dell'anno con ben 5 podi in 9 Gp, risultati che gli permettono di lottare per la seconda piazza in campionato, mentre Pedrosa, a podio 7 volte su 9, porta a casa piazzamenti ma le sue prestazioni non impensieriscono di certo un Marquez che con la stessa moto fa faville. Lorenzo invece è l'ombra di se stesso, con risultati ampiamente deludenti non in linea con le aspettative.

Qualcosa agli altri prima del titolo
Alla ripresa del campionato dopo la pausa estiva, Marquez arriva con la stessa voglia di vincere ed infatti fa sua anche la corsa di Indianapolis, davanti alle due Yamaha di Lorenzo e Rossi. Dopo 10 vittorie di fila il dominio si interrompe però a Brno, dove a vincere è Pedrosa con Marquez incredibilmente fuori dal podio e per una volta battibile. A Silverstone il “Cabroncito” torna a vincere prima di affrontare due gare per lui complicate: a Misano, nella giornata di Rossi, cade nel tentativo di passare Valentino e chiude 15°, lasciando la scena al tripudio del pubblico san marinese che festeggia una bellissima vittoria del Dottore. Ad Aragona, in una gara resa pazza dalla pioggia nelle battute finali e dalle innumerevoli cadute (Rossi e Pedrosa si ritireranno, Marquez cadrà a pochi giri dal traguardo concludendo 13°) la vittoria andrà a Lorenzo, che dopo un inizio di stagione complicatissimo è tornato a portare a casa i risultati che tutti si aspettavano e che infilerà un filotto di 9 podi consecutivi. I punti persi rispetto a quelli che ci sono da recuperare sono però troppo pochi, e così Marquez può festeggiare il titolo a Motegi, dove la seconda vittoria consecutiva di Lorenzo e la terza della Yamaha non basta ad oscurare il trionfo del giovane fenomeno, a cui dopo aver fallito il match point di Aragona è sufficiente la piazza d'onore per celebrare il secondo titolo nella classe regina a soli 21 anni, 7 mesi e 25 giorni.

A caccia di record
Assegnato matematicamente il titolo, l'attenzione si sposta sulla lotta per il 2° posto nel mondiale, che vede in battaglia Rossi, Lorenzo e Pedrosa. Daniel però non è della partita, in quanto in Australia viene speronato da Iannone ed in Malesia cade due volte prima di ritirarsi, e così sono i due piloti Yamaha che si sfidano per la medaglia d'argento. Il round di Phillp Island se lo aggiudica Rossi, in una giornata costellata di errori e cadute, tra cui quella di Marquez quando era in testa, andando a vincere proprio davanti al compagno. In Malesia Marquez si riprende la scena cogliendo la vittoria ed eguagliano il record di 12 successi stagionali appartenente a Mick Doohan, mentre Rossi, che combatterà fino all'ultimo per la vittoria, chiude secondo davanti a Lorenzo aggiungendo un altro tassello per la piazza d'onore nel mondiale. A Valencia, appuntamento conclusivo, Marquez si migliora stabilendo il nuovo record di 13 vittorie stagionali: nessuno come lui. Rossi dopo la pole del sabato chiude 2° assicurandosi la seconda piazza nel mondiale, resa però già certa dal ritiro di Lorenzo. Marquez chiuderà la stagione con 362 punti, 67 in più di Rossi e 99 più di Lorenzo: dominio assoluto.