MotoGP: il film della stagione

Pubblicato il 8 novembre 2015 alle 17:16:43
Categoria: Moto GP
Autore: Redazione Datasport.it

Possiamo dire di aver visto di tutto, o quasi. Con un rush finale di mondiale esaltante e assolutamente imprevedibile, con gli eventi di Sepang a dare la svolta ad un mondiale che è stato tirato e combattuto sin dalla prima gara. Questo il racconto di una sfida durata 18 Gp e oltre sette mesi.

Pronti via ed è subito sfida: Dottore da... Nobel

Il mondiale scatta in Qatar, nello splendido scenario notturno di Losail, dove va in scena subito una bellissima gara che vede sul podio addirittura tre italiani: vince Rossi che piega la resistenza di due sorprendenti Ducati, dietro a Valentino con Dovizioso e Iannone. Ad Austin è doppietta Honda con Marquez vincitore davanti al Dovi e Rossi, con Lorenzo di nuovo 4° come a Doha. In Argentina vince di nuovo Rossi, protagonista nel finale di un contatto con Marquez che nel difendersi si tocca con la Yamaha e finisce a terra. Di nuovo 2° Dovizioso, Lorenzo è 5°: dopo 3 Gp, Rossi è in testa con 66 punti, a +6 su Dovizioso, +29 su Lorenzo e +30 su Marquez.

Lorenzo alla riscossa

Con una classifica del genere è impossibile non sognare in grande per Rossi ed i suoi tifosi, ma Lorenzo passa al contrattacco e infila un poker di vittorie strabilianti, dominando dall'inizio alla fine di ogni Gp, portando a casa gli appuntamenti di Jerez, Le Mans, Mugello e Barcellona. Rossi contiene i danni arrivando sempre a podio, mentre Marquez e Dovizioso si ritirano entrambi in due occasioni compromettendo la loro corsa all'iride. Colpisce in negativo la stagione di Marquez, che sbaglia platealmente al Mugello ed a Barcellona finendo a terra. Con le quattro vittorie, Lorenzo si porta a un punto da Rossi: 138 a 137. Marquez invece sprofonda a -69 dalla vetta.

Un'estate calda

Il mondiale così si fa incandescente, con Rossi che a questo punto può sognare veramente il decimo titolo di una carriera straordinaria. Ad Assen va in scena un duello mozzafiato proprio tra Rossi e Marquez, con quest'ultimo che all'ultima curva si butta dentro toccando Valentino, che non può far altro che tagliare la chicane e vincere. Tutto ok anche per la direzione gara, ma non per Marc che si legherò al dito la non vittoria, cui si deve aggiungere la caduta in Argentina, per la quale Marc riterrà Rossi responsabile. In Olanda Lorenzo chiude 3°. Marquez non si dà per vinto ed infatti vince al Sachsenring ed a Indianapolis, mentre a Brno trionfa Lorenzo. Rossi, con tre 3° posti consecutivi dopo Assen, non demorde, ma Lorenzo, 4° in Germania, 2° ad Indianapolis e 1° a Brno, effettua l'aggancio in classifica: 211 pari. In questa fase Lorenzo sembra in forma e per Rossi pare farsi dura, ma il Dottore tira fuori un capolavoro a Silverstone, e sotto un diluvio torrenziale va a vincere alla grande, davanti ad uno strepitoso Petrucci (da 18° a 2°!) ed a un Dovizioso che vede in Silverstone una boccata d'ossigeno, dopo una parte centrale disastrosa in cui ha raccolto appena 21 punti in 6 Gp, cosa che ovviamente lo esclude dai piani alti della classifica. Lorenzo in Inghilterra è solo 4°, mentre Marquez cade di nuovo mentre è secondo e saluta definitivamente la corsa al titolo. Successivamente, a Misano, va in scena un'altra gara favorevole a Rossi, che pur essendo per la prima volta in stagione fuori dal podio (è 5°), può gioire perchè in una corsa caotica in cui quasi tutti effettuano due cambi moto, Lorenzo cade ritrovandosi a -23 da Valentino.

Finale acceso. Anche troppo

Lorenzo però non ci sta e risponde ad Aragona, dove vince in scioltezza su Pedrosa e Rossi, autori di un bellissimo duello per la piazza d'onore, mentre Marquez finisce a terra ancora una volta. E' quindi la volta di un trittico senza respiro, con tre Gp uno dietro l'altro senza sosta. Si parte dal Giappone, dove piove di nuovo e Lorenzo, in pole e davanti nelle prime fasi, gestisce male le gomme ed in crisi deve cedere il passo, chiudendo 3° dietro ad un fenomenale Pedrosa ed a un calcolatore Rossi, meno in difficoltà del compagno sulla pista che va ad asciugarsi. Sette giorni dopo in Australia va in scena una corsa bellissima, con ben quattro piloti a giocarsi la vittoria: Marquez passa Lorenzo all'ultimo giro andando a vincere, con Jorge che chiude 2° davanti ad un bravissimo Iannone ed a Rossi, battuto nel finale dal connazionale. Arrivati così in Malesia Rossi nella conferenza stampa accusa Marquez di averlo rallentato per favorire Lorenzo, Marc sembra prenderla di buon grado ed invece si vendica in gara, rallentando palesemente Rossi: il Dottore perde le staffe, affianca e porta fuori traiettoria lo spagnolo, che nel successivo contatto finisce a terra con Valentino che allarga la gamba. Per tanti il gesto del pesarese è plateale, mentre lui si giustifica dicendo che quello della gamba è stato un movimento dovuto al fatto che il manubrio di Marquez gli avesse toccato la gamba. La direzione gara punirà Rossi per aver affiancato Marquez ed aver allargato la curva prima del contatto con 3 punti sulla patente, che sommati a quello già rimediato dall'italiano durante l'anno costringeranno Valentino a partire dall'ultima posizione nel gran finale di Valencia. Le due settimane prima dell'ultimo atto sono incandescenti, con Rossi chiamato ad un'impresa: Vale ci prova ma non riesce ad andare oltre il 4° posto, con Lorenzo che vince gara e titolo, con 5 punti di vantaggio sul compagno di team.