MotoGP, Francia: la presentazione

Pubblicato il 16 maggio 2018 alle 12:28:52
Categoria: Moto GP
Autore: Matteo Novembrini

 

Il debutto in Europa è stato amaro per Dovizioso e la Ducati, dolcissimo invece per Marc Marquez, vincitore a Jerez e nuovo leader della classifica iridata. Ora però è tempo di guardare alla Francia, in un periodo della stagione intenso per il Motomondiale: dopo la gara in Spagna, sono arrivati due test nella settimana scorsa, uno sempre a Jerez ed uno al Mugello, prima che i team iniziassero a pensare al Gp di Francia.

Marquez, non sono prove di fuga Marc Marquez, dopo quattro delle diciannove gare in programma, guarda tutti all'alto con i suoi 70 punti, 12 in più del primo inseguitore, Zarco. Vinales ha 20 punti di ritardo, Iannone 23, Dovizioso 24. Ovvio dire che la classifica sorride al pilota della Honda, che con un'altra vittoria a Le Mans rafforzerebbe il cuscinetto di vantaggio che sta creando sugli inseguutori, ma sarebbe comunque sbagliato parlare di un Marquez in fuga, perchè il mondiale è lungo e tutto può sempre succedere in un campionato che annovera così tante corse. Di sicuro quello di Marquez e della Honda è il binomio da battere e sicuramente il più in forma, che parte, forse, da favorito pure a Le Mans.

Dovi e Ducati, c'è ottimismo Il Gran Premio di Spagna è finito nella maniera peggiore per la Ducati, che due moto fuori ed una classifica che si è fatta pesante, con Dovizioso lontano 24 punti da Marquez. Eppure, nel post-Jerez a Borgo Panigale avevano di che essere fiduciosi: la Desmosedici è andata forte in Andalusia ed ha dimostrato che rispetto al 2017 sono stati fatti importanti passi avanti. Non avremo mai la riprova, ma in Ducati erano convinti di avere un passo gara non inferiore a quello di Marquez, ed anche se la prova spagnola si è risolta con un doppio zero in classifica, gli uomini della Rossa vanno in Francia con ottimismo, sperando di poter tornare davanti a tutti ed iniziare sin da subito a ricucire il distacco in classifica.

 

Che Yamaha sarà? Quella di Jerez è stata un'altra gara difficile per la Yamaha, che proprio in Andalusia, lo scorso anno, si rese conto di avere evidenti problemi nella gestione di gomme ed elettronica. Dodici mesi fa però, nonostante il mezzo disastro andaluso, in Francia le M1 dettarono legge e sarebbe stata doppietta senza la caduta nel finale di Rossi. Dunque, è sbagliato escludere a priori la casa di Iwata dalla lotta, nonostante in questo avvio di stagione le Yamaha non siano state esattamente irresistibili. C'è poi la variabile Zarco, secondo in campionato e motivatissimo per far bene nella gara di casa.

Il circuito Il “Circuito Bugatti” è un tratto del più noto “Circuito de la Sarthe”, quello che ospita la mitica 24 Ore di Le Mans. Il primo è quello breve, quello che ospita ininterrottamente dal 2000 il Motomondiale. Lungo 4185 metri, conta 11 curve ed è una pista non troppo largo su cui i sorpassi sono più difficili che in altre piste.

L'albo d'oro Tenendo conto solo della classe regina, il più vincente di sempre a Le Mans è come detto Jorge Lorenzo, che ha fatto sue 5 edizioni del Gp di Francia: 2009, 2010, 2012, 2015 e 2016. Dietro di lui Valentino Rossi, con 3 successi, che a sua volta precede, tutti a quota 2, Gibernau, Doohan, Spencer, Sheene ed Agostini. Tra i piloti in attività, un successo a testa anche per Marquez, Pedrosa e Vinales.