MotoGP, Germania: la presentazione

Pubblicato il 13 luglio 2016 alle 10:52:03
Categoria: Moto GP
Autore: Redazione Datasport.it

Un grazie a Jorge Lorenzo, un grazie a Valentino Rossi e Marc Marquez va. Sarebbe meglio dire vola, in questa sua stagione di grazia, iniziata tra le tante difficoltà della Honda ma incanalatasi nei binari giusti grazie al talento del giovane spagnolo che con una maturità per certi versi inattesa ha saputo prendere per mano la sua squadra e portarla in cima ad una classifica che sorride al talento di Cervera.

Ci è voluto un Gp d'Olanda pazzo a dare una mano ad un Marquez che adesso ha il destino tra le sue mani, e sarebbe un titolo tutto meritato vista la differenza di prestazioni che c'è oggi tra Honda e Yamaha. Nell'anno in cui le gomme premiano chi ha una guida più pulita e chi sbaglia meno, a sorpresa sta emergendo il pilota che nei tre anni precedenti si era fatto notare, oltre che per l'innata velocità, anche per la spregiudicatezza con cui affrontava ogni gara, soprattutto quella in cui c'era da tirare fuori più del cento per cento dal mezzo. E così, nel giro di un anno, Marc è passato dal dire: ”Corro sempre per vincere, non per fare quarto o quinto”, frase con cui spesso giustificava le cadute dello scorso anno, al dire: ”Corro gara per gara”, sintomo evidente di chi sa che solo con la regolarità ed il minor numero possibile di errori può far suo il mondiale. E così, forse nel momento migliore, arriva una pista che sembra fatta su misura per Marquez, il Sachsenring, il circuito tedesco sul quale lo spagnolo vince ininterrottamente dal 2010, contando i suoi campionati tra 125cc, Moto2 e MotoGp. L'ultima tappa prima della pausa estiva potrebbe permettere a Marquez di andare in vacanza con una leadership rafforzata, e sarebbe oro colato per una Honda che così potrebbe sentirsi anche un po' più rilassata in questi mesi di rincorsa tecnina.

Pur se sarà il favorito d'obbligo, Marc continua a dire di correre “gara per gara” (pensando al mondiale, aggiungiamo noi), consapevole che a dover attaccare non è lui, ma i suoi rivali Lorenzo e Rossi. Pur con una Yamaha più performante, il maiorchino ed il Dottore si stanno togliendo punti a vicenda, favorendo involontariamente la fuga di Marquez, commettendo per di più svariati errori che hanno fatto perdere altri punti. Valentino al Sachsenring non vince dal 2009, anche se c'è da dire che quello che dovrà correre più in difesa, almeno sfogliando l'albo d'oro, sembra debba essere Lorenzo: Jorge non ha mai vinto in Germania, neanche tra 125cc e 250cc, e questo basta per dire che non sarà di certo il favorito. Ma la forza dei campioni è proprio quella di ribellarsi ai tabù, e magari anche quella di porre fine a certi domini, come appunto quello di Marquez al Sachsenring: favoriti o no, c'è da scommettere che sarà comunque una corsa a tre.

Il circuito Anche il Sachsenring è una di quelle piste di una volta, lunghe e pericolose, cambiate nel corso degli anni in nome della sicurezza. Curioso il fatto che prima quella del Sachsenring fosse una delle piste più lunghe (misurava oltre otto chilometri e mezzo), mentre in seguito alle modifiche apportate a partire dal 1990 (anno in cui si è corso per l'ultima volta sul vecchio circuito, sul quale si decise di intervenire perchè ormai inadatto alle nuove norme sulla sicurezza, e sul quale si correva con la titolazione di Gp della Germania Est) è arrivata ad essere la più corta del mondiale, con i suoi 3671 metri e le sue 14 curve.

Albo d'oro Da quando il Sachsenring ospita ufficialmente il Gp di Germania (e non più Germania Est), cioè dal '98, a vincere più di tutti sono stati Valentino Rossi e Daniel Pedrosa, entrambi a quota 4 vittorie, mentre Marc Marquez è subito dietro con 3 successi nella classe regina. Come già detto Lorenzo qua non ha mai vinto e oltre ai tre già citati nessun altro pilota della griglia di oggi ha mai vinto in Germania.