Ora siamo veramente ai titoli di coda. Un titolo iridato mai stato in discussione, almeno da giugno in poi, con Marc Marquez saldamente in testa al campionato ed involatosi, molto presto, al terzo alloro consecutivo. Dopo la grande vittoria di Buriram, a Motegi arriva il primo match point.
Marquez, certezza matematica vicina Lo spagnolo della Honda si presenta in Giappone con 77 punti di vantaggio su Dovizioso e 99 su Rossi, con ancora 100 punti a disposizione. Dunque, questo vuol dire che per portare a casa il titolo già in Giappone Marquez ha bisogno di lasciare il Sol Levante con almeno 75 punti di margine sul primo inseguitore (perchè, a parità di punti, vincerebbe per i migliori piazzamenti). Questo vuol dire che a Marc bastare fare un punto per mettere fuori gioco Rossi (il quale ha possibilità solo teoriche per un puro concetto matematico, ma che ovviamente non ha possibilità oggettive e concrete di farcela) e perdere non più di due punti da Dovizioso. Tutto molto fattibile.
Motegi 2018 come Motegi 2017? Più che il discorso iridato, ormai chiuso, l'interesse del Gp del Giappone verte sulla "vendetta" di Marquez per la strepitosa gara dello scorso anno, una delle più belle di Dovizioso. Dodici mesi fa in terra nipponica andò in scena un duello da favola, tra Marc ed Andrea, risoltosi all'ultima curva con sorpasso dello spagnolo e successivo incrocio vincente del pilota Ducati. Un po' come la scorsa domenica a Buriram ma a ruoli invertiti. Quella di Motegi 2017 è stata una dello sconfitte più dure da mandar giù per Marquez, che vuole prendersi la rivincita vincendo la corsa in Giappone, cosa che gli consentirebbe di festeggiare anche il titolo.
Yamaha, serve una conferma Il Gp di Thailandia ci ha consegnato una Yamaha più in forma del previsto sul tracciato di Buriram, con Vinales 3° in scia a Marquez e Dovizioso con Rossi subito dietro. Le M1 si son ben comportate sul nuovo circuito (che, sulla carta, non era propriamente favorevole alla casa di Iwata), ma adesso serve una conferma per capire se la Thailandia è stata il primo sintomo di una ripresa o solo un'eccezione.
Il circuito Il circuito di Motegi è una pista di proprietà della Honda, costruita nel 1997 ed entrata in calendario due anni più tardi. Il tracciato misura 4801 metri e conta 14 curve. L'autodromo ospita due circuiti diversi, quello stradale (quello su cui corre il Motomondiale, che può vantare due diversi layout) e quello ovale: per questo l'impianto prende il nome di Twin Ring Motegi.
Albo d'oro Sono tre i piloti che si contendono il trono, tutti a quota 3 successi a Motegi, e sono Loris Capirossi, Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa. Rossi e Kenny Roberts jr sono a quota 2, mentre Marquez e Dovizioso hanno una vittoria a tesa. Anche tra i team, bella parità: 5 vittorie per Ducati e Honda, 4 per Yamaha, con la Suzuki a quota 1.