MotoGP, Giappone: la presentazione

Pubblicato il 10 ottobre 2015 alle 08:00:30
Categoria: Moto GP
Autore: Redazione Datasport.it

Adesso è veramente una corsa a due. Valentino Rossi contro Jorge Lorenzo, o, se preferite, Jorge Lorenzo contro Valentino Rossi. Due che in passato non si sono amati, due che se le sono sempre date in pista, ma che col tempo hanno imparato a rispettarsi ed a condividere lo stesso box, dopo una prima collaborazione non troppo fruttuosa. Ed oggi, come avvenuto già un paio di anni fa, si ritrovano nuovamente a giocarsi il titolo.

E' questa la fase decisiva del mondiale. Mancano quattro Gp, ma tre di questi saranno in successione, una domenica dopo l'altra, con un trittico che parte da Motegi, prosegue con Phillip Island e si conclude con Sepang, prima di approdare, due settimane dopo, all'atto conclusivo di Valencia. I due pretendenti al titolo dovranno essere perfetti, soprattutto sul piano mentale, perchè tre gare di fila senza respiro con un titolo in ballo richiedono una freddezza fuori dal comune. Immaginate l'intensità e la pressione che ci sarà, per Lorenzo e Rossi, in una situazione del genere. Sarà un duello sicuramente bellissimo, perchè 14 punti sono pochi, ed in un finale così può succedere di tutto.

Lo sa bene Jorge Lorenzo, che in una banale giornata di allenamento si è infortunato alla spalla ed è partito dolorante per il Giappone. Si parla di “contusione all'articolazione acromion-clavicolare”, vale a dire un punto tra scapola e spalla, in cui si può provare dolore ed infiammazione. L'equipe del maiorchino minimizza e parla di braccio fasciato per precauzione, ma solo dopo le prime libere si vedrà quanto serio sarà l'infortunio e quanto influirà sulle condizioni fisiche dello spagnolo. Niente che possa spaventare uno che corse con una clavicola ed una spalla operata il giorno prima (ricordate la gara eroica di Assen 2013?), ma comunque un intoppo che era meglio non avere.

I piloti Yamaha saranno i protagonisti, ma ci saranno anche tanti altri attori principali che avranno la loro parte in questo finale di stagione che si preannuncia incandescente. Perchè gli “altri” avranno un ruolo fondamentale, perchè non si corre in due ma in molti di più. Come accaduto ad Aragona, con Pedrosa che si è inserito tra i due Yamaha soffiando punti importanti a Rossi. Marquez, lo stesso Pedrosa e le Ducati di Iannone e Dovizioso, sono loro i più indiziati per inserirsi in una lotta di vertice e sbilanciare a favore di uno o dell'altro contendente la situazione. Lorenzo infatti ha sottolineato quanto peseranno le prestazioni degli avversari:”Avere altri avversari è una cosa molto pericolosa, sia per me che per Valentino, perchè le due Honda e le due Ducati possono inserirsi. Spero di essere davanti e che gli altri tolgano qualche punto a Valentino”. Sono 100 i punti ancora in palio, 14 le lunghezze di differenza, 4 Gp alla fine, due pretendenti, un solo vincitore. La storia del mondiale 2015 ha ancora tutto da dire.

IL CIRCUITO - Correre a Motegi vuol dire correre in casa Honda. Infatti, il circuito giapponese è di proprietà della Honda, e fu costruito nel 1997, per iniziare ad ospitare il Motomondiale due anni più tardi, prima come Gp del Pacifico e, dal 2004, come Gp del Giappone. La pista misura 4.801 metri e conta 14 curve.

ALBO D'ORO - I più vittoriosi sul circuito di Motegi sono Loris Capirossi e Jorge Lorenzo, che hanno colto tre successi in terra giapponese. Dietro di loro Rossi, Pedrosa e Kenny Roberts jr, tutti e tre a quota 2 trionfi. Tra i team, 4 vittorie per Ducati e Yamaha, 3 per Honda ed una per Suzuki.