Spesso e volentieri è un attimo, un istante in cui ti balena in testa l'idea di rischiare. I piloti, come tutte le persone comuni, hanno i loro dubbi, le loro scelte da fare, più volte cambiano risposta alla solita domanda. Solo che l'oro lo fanno mentre spingono una moto tra una curva e l'altra ben oltre i cento orari, ed in quelle condizioni, la linea tra genialata o errore clamoroso è molto molto sottile.
Poi però c'è quello che fa sempre la scelta giusta, come Marc Marquez, per il quale le gare con “flag to flag”, da asciutto a bagnato o viceversa, si stanno rivelando un portafortuna niente male. Quando è successo nelle ultime stagioni, ha sempre vinto lui: Misano 2015, Sachsenring 2016, Brno 2017. Gli andò male ad Aragona 2014, quando non si fermò al cambio moto e finì per terra, probabilmente quella è stata una lezione da cui lo spagnolo ha imparato molto.
Gli altri si sono dovuti accontentare del piazzamento, del podio nel caso di Pedrosa e Vinales, pur contentissimo di ritrovarvisi dopo un fine settimana difficile, e chi invece neanche di quello, come Rossi e Dovizioso, rientrati ben tre giri dopo Marquez a cambiare moto: un'enormità. Ora però arriva l'Austria, con il circuito veloce di Spielberg, a cui Marquez si presenta con 14 punti di vantaggio sul primo inseguitore, Vinales; non è una pista sulla carta troppo favorevole alle Honda, ma se Marc riuscisse a centrare nuovamente il bersaglio grosso, psicologicamente sarebbe un colpo duro per gli altri.
In Austria però, dopo il dominio della passata stagione, si attende una Ducati veloce e competitiva, con Dovizioso che sa che la Desmosedici al Red Bull Ring può dare filo da torcere a tutti, e che può essere l'occasione buona per recuperare un po' di terreno in classifica su Marquez e non solo. Lo spera anche Jorge Lorenzo, a Brno più veloce e fiducioso del solito, il cui fine settimana è stato distrutto dal ritardo di preparazione della sua moto con gomme da asciutto nella sosta ad inizio gara, che gli ha rovinato completamente la domenica. Sarà nuovamente battaglia, e non potrebbe essere altrimenti.
Il circuito Rispetto all'Osterreichring, la prima versione del circuito di Spielberg, l'attuale tracciato ne riprende la forma ma ha dimensioni più contenute. Rispetto ai circa sei chilometri della vecchia pista, oggi il circuito misura 4318 metri e conta 10 curve.
Albo d'oro A Spielberg il motomondiale ha corso appena tre volte, nel '96, nel '97 e l'anno passato. Nel primo caso si impose Alex Criville e l'anno successivo Mick Doohan, entrambi su Honda, mentre nel 2016 a vincere è stata la Ducati di Andrea Iannone, che è quindi l'unico tra i piloti in attività a poter vantare un trionfo al Red Bull Ring.