MotoGP, Germania: la presentazione

Pubblicato il 7 luglio 2015 alle 14:55:39
Categoria: Moto GP
Autore: Redazione Datasport.it

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La reazione c'è stata, ed è stata anche sin troppo chiara. Valentino Rossi ha risposto a Jorge Lorenzo, mettendo fine alla cavalcata dello spagnolo, ma ha risposto anche a Marc Marquez, al termine di un duello che fa ancora discutere. Ma in un mondo così, le chiacchiere valgono relativamente: contano i numeri, i risultati e la classifica.

Classifica che vede leader ancora Valentino, adesso con qualche punto in più sul compagno di squadra. Il quale, tra l'altro, riconosce che sarà un'estate “calda”, perché quello che si preannuncia per la seconda parte della stagione 2015 (a Gp di Germania concluso, saremo esattamente a metà anno, con 9 Gp disputati ed altri 9 da correre) è un duello acceso, intenso, dove avremo Lorenzo (che però al Sachsenring non ha mai vinto in carriera) e Rossi protagonisti con un Marquez, e speriamo anche le Ducati, a fare da arbitri. Anche se a detta del maiorchino non si può sottovalutare nessuno: ”Battere Rossi sarà dura, – dice Lorenzo - Marquez ha fatto tre gare senza prendere punti, però può capitare anche a me o Valentino, con una scivolata o un problema al motore. Può succedere di tutto”. Lorenzo che quindi ancora non si sente di escludere Marquez per la corsa al titolo (e per il Gp di Germania in particolare, dove Marc è reduce da cinque vittorie consecutive, tra 125cc, Moto2 e MotoGP), peraltro dopo aver visto come il giovane campione del mondo in carica abbia saputo reagire ad Assen, dove il cambio di telaio lo ha aiutato non poco, tanto che è tornato a giocarsi la vittoria. Fosse veramente così, avremo una seconda parte di stagione elettrizzante, perchè Marc non guarderà in faccia nessuno (vedi Assen appunto) se si tratterà di lottare per vincere. Ed il lottare per vincere, in questa fase del mondiale, è l'unica certezza per un campionato ancora tutto da scrivere.

Il circuito Dopo Assen, arriva un'altra pista vecchio di stile, di quelle belle, affascinanti, storiche. Le origini del circuito del Sachsenring risalgono agli anni '20, quando era una pista molto diversa da quella che è oggi. Era una pista molto lunga situata nel bosco, e come avvenuto per piste come Assen o Spa, nel corso degli anni ha subìto molte modifiche, per adattarsi alle nuove condizioni di sicurezza imposte ai circuiti. Quello che abbiamo oggi è una pista molto corta (ma non per questo poco spettacolare), che misura 3,671 chilometri e conta 14 curve. La prima parte della pista è molto tecnica e guidata, mentre la seconda è velocissima ed ha 3 rettilinei, raccordati tra loro da sole due curve secche. In pratica, 11 delle 14 curve sono disposte nelle prima parte della pista.

Albo d'oro I più vittoriosi di sempre al Sachsenring, su cui si corre ininterrottamente dal '98, sono Valentino Rossi e Daniel Pedrosa, che hanno colto 4 successi in terra tedesca. Sul “podio”, appaiati, Max Biaggi e Marc Marquez, che qua hanno trionfato in due occasioni. Zero vittorie, invece, per Jorge Lorenzo, che in Germania, strano ma vero, non ha mai vinto in tutta la sua carriera nel motomondiale, 125cc e 250cc incluse.