MotoGP, Germania: la presentazione

Pubblicato il 28 giugno 2017 alle 14:10:03
Categoria: Moto GP
Autore: Redazione Datasport.it

Odore di vacanze, ma non ancora. Mare, sole e spiaggia per gli amanti dell'estate, montagna per chi preferisce il fresco, casa un po' per tutti, piloti ma anche ingegneri e meccanici, perchè a girare in tondo per il mondo, con un calendario internazionale e fitto sono in tanti all'interno di una squadra, anche se “staccare” completamente la testa non è mai del tutto possibile in questo mondo, se non nelle pochissime domeniche di riposo.
 
L'ultima fatica si chiama Sachsenring, in Germania, laddove il favorito ha un nome ed un cognome: Marc Marquez. E' così, non potrebbe essere altrimenti, lo dicono le statistiche e l'albo d'oro, in quello che tra Marc ed il Sachsenring è un feeling forse ancora più forte di quello che c'è tra lo stesso pilota ed il circuito di Austin (dove il pilota ha vinto cinque volte in cinque anni di corse in Texas). Basta dire che Marquez, in Sassonia, non ricorda la parola sconfitta dal 2009, quando era un sedicenne alla sua seconda stagione in 125cc, poi dall'anno dopo ha iniziato un dominio che rende il Sachsenring sua terra di conquista prediletta, con addirittura sette vittorie consecutive, in tutte le classi in cui ha corso, quindi 125cc, Moto2 e MotoGp. Oltre ad amare particolarmente la pista tedesca, per quanto riguarda il Sachsenring Marquez corre pure per la moto che a quanto pare meglio sposa le caratteristiche di questo tracciato, la Honda, che già senza Marquez aveva iniziato a dettare legge in Germania, con tre successi di Pedrosa dal 2010 al 2012, dunque sono sette i successi consecutivi della casa giapponese al Sachsenring, ed anche Dani, questo fine settimana, avrà le sue carte da giocare.
 
Nonostante i pronostici favorevoli, a casa Honda si dovrà fare i conti con l'oste, con meglio con gli osti, e per capire chi sono basta guardare la classifica. Un Dovizioso in forma smagliante, un Vinales in cerca di riscatto, un Rossi che ha finalmente rotto il digiuno di vittorie. La classifica corta ed una gerarchia di valori in campo poco chiara è quanto di meglio ci si possa aspettare per la tappa in Germania, terra in cui non è da escludere la presenza di qualche scroscio d'acqua che rimescolerebbe le carte. Buone vacanze in anticipo, ma prima fateci divertire.
 
Il circuito Anche il Sachsenring è una di quelle piste di una volta, lunghe e pericolose, cambiate nel corso degli anni in nome della sicurezza. Curioso il fatto che prima quella del Sachsenring fosse una delle piste più lunghe (misurava oltre otto chilometri e mezzo), mentre in seguito alle modifiche apportate a partire dal 1990 (anno in cui si è corso per l'ultima volta sul vecchio circuito, sul quale si decise di intervenire perchè ormai inadatto alle nuove norme sulla sicurezza, e sul quale si correva con la titolazione di Gp della Germania Est) è arrivata ad essere la più corta del mondiale, con i suoi 3671 metri e le sue 14 curve.
 
Albo d'oro Da quando al Sachsenring si corre il “Gp di Germania”, e dunque non più il “Gp di Germania Est”, cioè dal 1998, in cima alla lista dei successi ci sono tre piloti, Rossi, Pedrosa e Marquez, tutti a quota quattro vittorie. Due vittorie per Max Biaggi, mentre contano un trionfo anche Doohan, Roberts jr, Barros, Gibernau e Stoner. Nessun pilota della griglia, oltre ai già citati Rossi, Pedrosa e Marquez, ha mai vinto il Gp di Germania nella classe regina.
 
 
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