Ora c'è anche la Ducati. E potremmo vederne davvero delle belle, forse anche più di quante non ne abbiamo viste fin qui. La “doppietta” tra Mugello e Barcellona ha lanciato Dovizioso a soli 7 punti di distanza dal capoclassifica Vinales, e la Ducati inizia a sognare.
A raffreddare gli animi però ci ha pensato proprio il forlivese, dicendo di non pensare al mondiale ma che lui ed il team devono continuare a pensare ad un Gp alla volta, anche perchè per quanto è andata forte in Italia e Spagna, la Desmosedici ha un po' sofferto in altre gare stagionali (Rio Hondo ed Austin), quindi Andrea ha le sue ragioni quando dice che la moto deve ancora migliorare. Un po' come tutte le altre, ed è questo il bello della stagione: fin qui, non si è vista una moto superiore alle altre. Tutte, chi più chi meno, hanno talvolta sofferto, a seconda di pista e condizioni, mostrando come nessuna moto possa definirsi senza dubbio la migliore del lotto. La Yamaha è forse la più “bilanciata”, ma ha dimostrato di soffrire oltre modo caldo ed asfalti scivolosi, quindi teoricamente potrebbe andare in crisi anche su pista bagnata (ovviamente non per il caldo ma per la poco aderenza che garantisce l'asfalto bagnato), a patto che non abbia risolto tutti i problemi con i test post-Gp di Barcellona; la Honda, che pure ha fatto passi avanti rispetto all'anno scorso, non sempre è stata in grado di stare davanti, come Losail o Mugello; stesso discorso per la Ducati, che non sempre ha avuto la velocità per giocarsi vittoria o podio.
C'è tutto questo alla vigilia della prova di Assen, cui seguirà la settimana successiva la gara del Sachsenring, prima della pausa estiva di cinque settimane. In Olanda si dovrà come sempre dare uno sguardo al meteo, e vedere chi si adatterà meglio ad un circuito molto apprezzato dai piloti. Sicuramente, ci sarà battaglia: la classifica è molto corta (da Vinales, primo, a Rossi, quinto, ci sono 28 punti), e tutti (Dovizioso, Marquez e Pedrosa sono gli altri tre nella parte alta della classifica) possono cullare sogni di gloria per adesso non proibiti.
Il circuito Assen è un pezzo di storia del motociclismo, una pista molto selettiva che nel passato si era creata l'appellativo di “università delle due ruote”, nome che si porta dietro ancora oggi nonostante il tracciato modifiche ed interventi che lo hanno reso molto diverso rispetto al passato, prevalentemente in nome della sicurezza. Il disegno su cui si corre oggi misura 4542 metri e conta 18 curve. E' l'unico circuito su cui si corre ininterrottamente dal 1949, anno di istituzione del Motomondiale.
Albo d'oro E' Valentino Rossi il pilota più vincente ad Assen, grazie ai suoi 7 successi, uno in più di Agostini e due in più di Mick Doohan, con quest'ultimo che detiene il filotto di vittorie più lungo in Olanda, con le sue cinque vittorie tutte consecutive dal '94 al '98. Tra i piloti in attività, un trionfo per Lorenzo, Marquez e Miller.