MotoGP: il film della stagione

Pubblicato il 13 novembre 2016 alle 16:21:08
Categoria: Moto GP
Autore: Redazione Datasport.it

MOTOGP: IL FILM DELLA STAGIONE

Potremmo chiamarla una specie di rivincita dell’uomo sulla tecnologia, questa pazza ed incredibile stagione 2016. Questo perché ha vinto il pilota, Marc Marquez, che nei test si era ritrovato in mano il mezzo che sembrava più problematico e meno competitivo di tutti gli altri, e poi anche perché, dopo un dominio incessante targato Honda-Yamaha, sono tornati a sorridere anche la Ducati, la Suzuki ed i team privati, che nelle vesti di Iannone, Dovizioso, Vinales, Miller e Crutchlow hanno saputo portare a casa una vittoria iridata nei Gp. In fondo, tutti i cambiamenti di inizio stagione, non sono stati tanto male.
 
Marc, dalle difficoltà alla gioia
Nuove gomme Michelin e centralina unica, queste le novità più importanti della vigilia. Novità sufficienti affinché vi siano colpi di scena: la nuova tipologia di pneumatici punisce la minima sbavatura, mentre la centralina uguale per tutti impone cambiamenti nella gestione dell’elettronica e nella ciclistica delle moto: ad essere più penalizzato pare la Honda, che soffre tremendamente nei test invernali, con Lorenzo che invece sembra volare. In effetti, la prima gara del mondiale rispecchia le attese: Lorenzo vince davanti ad un’ottima Ducati, 2° con il Dovi (Iannone a terra), e ad un Marquez che ci mette il cuore, finendo davanti ad un opaco Rossi, solo 4°. Tanti colpi di scena tra Argentina ed Austin: in entrambe le occasioni vince un impeccabile Marquez, che dimostra di aver fatto tesoro degli errori del 2015, compiendo due capolavori con una moto ancora in cerca di competitività, mentre Lorenzo e Rossi annaspano: lo spagnolo cade a Rio Hondo ed è 2° in Texas, mentre Rossi, in lotta per la vittoria in Argentina fino al cambio moto, agguanta in extremis la piazza d’onore grazie al “suicidio” Ducati con Iannone che stende Dovizioso all’ultimo giro, cade ad Austin. Incredibilmente, dopo 3 Gp, Marquez è a +21 su Lorenzo e addirittura +33 su Rossi.
 
Le Yamaha tornano a far paura
La maggior competitività della Yamaha nei confronti della Honda però non è in discussione ed infatti la M1 torna a fare la voce grossa, con 4 successi consecutivi. A Jerez vince Rossi davanti a Lorenzo e Marquez, mentre a Le Mans i piloti Yamaha si invertono le posizioni chiudendo davanti ad un ottimo Vinales (primo podio per Suzuki dal rientro) mentre il rivale della Honda cade e chiude solo 13°. Si arriva al Mugello con un Valentino in forma che vuole tornare a vincere di fronte al pubblico di casa, ma il destino è beffardo: mentre è in lotta con Lorenzo per la vittoria, il suo motore esplode, lasciando così via libera a Jorge e Marquez, autori di un duello mozzafiato che vede il campione del mondo in carica spuntarla di un soffio su Marc, che resta comunque leader del mondiale. A Barcellona invece vince di nuovo Rossi, con Marquez ancora 2° davanti a Pedrosa, mentre un grossolano errore di Iannone mette fuori gara un imbufalito Lorenzo
 
Dall’Olanda al Giappone: quante sorprese!
Dopo la prova di Barcellona, arrivano gli appuntamenti di Assen e Sachsenring, probabilmente quelli decisivi del mondiale. In Olanda, sotto una pioggia battente, Valentino ha la grande opportunità di vincere, ma dopo il cambio moto per mettere le gomme da asciutto, finisce su una chiazza d’acqua e finisce rovinosamente a terra, facendo un grosso regalo a Marquez, che gestisce e non rischia troppo nel duello con Miller, che con una gara straordinaria va a vincere nell’incredulità generale, con un Lorenzo invece in grandi difficoltà che chiude solo 10°, grazie alle tante cadute di giornata. Al Sachsening nuova gara caotica sotto la pioggia: lo spagnolo della Honda, in difficoltà nelle fasi iniziali, azzecca il momento giusto per il cambio moto e vince di nuovo, mentre Rossi sbaglia il momento della sosta ed il suo team quello della scelta delle gomme, cosa che relegano il Dottore in ottava posizione, con Lorenzo addirittura 15°. Marquez così, cosa incredibile viste le difficoltà patite nei test invernali, si ritrova con un enorme vantaggio sui suoi inseguitori: +43 su Lorenzo, + 44 su Rossi. A tirare su il morale ai tifosi italiani ci pensa però la Ducati, che nel successivo appuntamento in Austria mette a segno una grande doppietta con Iannone 1° davanti a Dovizioso, con Lorenzo, Rossi e Marquez che chiudono nell’ordine dietro ai ducatisti. A Brno, di nuovo sotto la pioggia, l’uomo del giorno è Cal Crutchlow, che vince con una gara super davanti a Rossi e Marquez, con un Lorenzo non pervenuto che chiude 17°. In Inghilterra (di nuovo pioggia!) è urlo Suzuki con Vinales, che domina e trionfa seguito da Crutchlow, Rossi e Marquez, mentre a Misano Valentino viene beffato da un grande Pedrosa. In queste fase il Dottore prova a ricucire il distacco da Marquez, che però è imbattibile ad Aragona e ricaccia indietro il pesarese, che chiude solo 3° dietro anche a Lorenzo vedendo così allontanarsi di nuovo la testa della classifica. Il vantaggio di Marc è ormai notevole ed in Giappone arriva un titolo che ha dell’incredibile: il pilota Honda vince mentre Rossi e Lorenzo finiscono entrambi a terra: non era mai successo in tutte le stagioni in cui sono stati compagni di team.
 
L'epilogo: Crutchlow, Dovi e…
Il mondiale quindi non ha più niente da dire, ma regala ancora sorprese: in Australia altra grande vittoria di Crutchlow, con Valentino 2° e Vinales 3° come Motegi, mentre Lorenzo è 6° e Marc si ritira per una caduta quando era in testa. A Sepang è la gran giornata del Dovi, che torna finalmente al successo in MotoGp (l’ultima volta nel 2009) dopo una bella battaglia con Rossi, che chiude alle spalle del connazionale, e con Iannone, che finisce a terra all’incirca a metà gara. Lorenzo è 3° e deve dire matematicamente addio alla piazza d’onore in campionato, mentre Marquez, forse appagato dal titolo, sbaglia di nuovo e termina solo 11°. A Valencia poi va in scena un bell’atto conclusivo: Lorenzo vince davanti a Marquez, Iannone invece è gran 3° dopo una bellissima battaglia con Rossi.