Volgarmente viene chiamata pausa estiva, e per certi verso lo è. Però non lo è del tutto per i piloti (e per le squadre) del Motomondiale, che, pur rilassandosi chi in spiaggia e chi in montagna, devono mantenersi in forma e continuare gli allenamenti per la tenuta fisica.
Ed in queste condizioni, lo stop estivo dura poco. Tanto che è già tempo per centauri ed addetti ai lavori di prepararsi per la trasferta americana, per la decima tappa del campionato, quella sullo storico circuito di Indianapolis. Inizia in uno degli scenari più belli la seconda parte di un mondiale che ha ancora tanto se non tutto da dire. Perché un po' come nel calcio, essere campione d'inverno può non voler dire niente. E questo Valentino Rossi lo sa, consapevole di quanto fatto finora ma anche di quanto c'è da fare per portare a casa il tanto agognato decimo titolo.
Rossi, in testa dall'inizio della stagione, ha in Lorenzo l'avversario numero uno, che lo segue in classifica con 13 punti di ritardo. Pochissimo, visto che manca ancora tutta la seconda metà di stagione. Però il Dottore è più motivato che mai, come ha recentemente affermato il padre Graziano: "Credo sia giusto dire che questo è il miglior Valentino di sempre, perché neanche da ragazzo aveva queste motivazioni".
Forse è anche per questo che Vale non lascia nulla al caso, e non commette l'errore di sottovalutare, come affermato dopo il Sachsenring, il campione in carica Marc Marquez, sì lontano in classifica (tra Vale e Marc ci sono 85 punti di distacco) ma pur sempre fenomeno, a maggior ragione dopo che la Honda è tornata al telaio 2014. In più, Marc ha sempre vinto in terra americana da quando è nella classe regina: nel 2013 vinse ad Austin, Laguna Seca e Indianapolis; nel 2014, con l'uscita di scena di Laguna Seca, vinse ancora ad Austin e Indianapolis, ripetendosi poi quest'anno in Texas. Guai quindi a sottovalutare quello che in questi anni si è guadagnato l'appellativo di "Capitan America".
La scorsa settimana è stato reso noto che la scuderia Forward Racing non parteciperà al GP di Indianapolis. Dopo l'arresto del patron Cuzari per riciclaggio, il team ha avuto problemi di liquidità e sponsor, al momento a quanto sembra bloccati. In più, Stefan Bradl, pilota di punta, ha rescisso il suo contratto, ed è attualmente in cerca di una sella. Se tutto andrà bene, la squadra tornerà per il GP di Brno.
Il circuito - Il tracciato di Indianapolis è un tracciato ultra centenario, dato che fu costruito nel 1909. E' sicuramente l'ovale più famoso della storia delle corse, però sia F1 che MotoGP hanno corso sulla pista molto più moderna che è stata costruita per ospitare la F1 a partire dal 2000. Il Motomondiale invece ha debuttato ad Indianapolis solo nel 2008, percorrendo la pista in senso inverso rispetto alla F1 e con un layout leggermente differente. La configurazione su cui si corre per il Motomondiale misura 4170 metri e conta 16 curve.
Albo d'oro - Questa sarà l'ottava edizione del GP di Indianapolis in MotoGP. La pista è tradizionalmente favorevole alla Honda, che ha colto 5 vittorie contro le 2 della Yamaha. Tra i piloti, 2 vittorie a testa per Marquez e Pedrosa, ed una per Stoner, Lorenzo e Rossi, che vinse nel 2008 la prima edizione.