MotoGP, Italia: Lorenzo, è troppo tardi?

Pubblicato il 4 giugno 2018 alle 12:53:23
Categoria: Moto GP
Autore: Matteo Novembrini

La si potrebbe definire in tanti modi, la vittoria di Jorge Lorenzo al Mugello con la Ducati. La vittoria del riscatto, la vittoria della tenacia, e forse, se non soprattutto, la vittoria dell'addio. Perchè nel clima di festa del box Ducati, c'è anche spazio per uno strascico di rimpianti e pensieri.

Questo perchè la vittoria di Jorge Lorenzo è arrivata, forse, troppo tardi. Sebbene Gigi Dall'Igna si dica disposto ad altre trattative, agli stessi microfoni Lorenzo dice che ormai è troppo tardi, dice che quel che Ducati ha fatto per lui con il nuovo serbatoio, andava fatta prima e che adesso non c'è più tempo. Chiudendo con un “saprete tutto tra sette giorni”. Come a dire che c'è già un'altra moto che lo aspetta, un contratto già firmato, un annuncio già fissato.

Come andranno le cose definitivamente lo sapremo tra poco, anche se potrebbe essere tutto già deciso. Perchè il mercato piloti funziona così: tutti parlano con tutti, poi però quando il primo decide, tutto il resto viene a cascata. E chi non ha niente in mano deve muoversi per non restare fermo fuori dalla giostra dei grandi a guardare gli altri, pena moto meno competitive e contratti meno profumati.

 

 

Di ufficialità non ce ne sono ma non può non colpire il contrasto nelle parole tra Jorge Lorenzo e Gigi Dall'Igna, con il primo che dice che tutto è deciso ed il secondo che invece afferma come sarebbe disposto a trattare di nuovo sin dal lunedì mattina. Di sicuro, dovesse finire qui la storia tra il maiorchino e la Ducati, non si può dire che mancherebbero i rimpianti. Una rondine non fa primavera ma il modo in cui il numero 99 si è imposto al Mugello ricorda quello dei bei tempi, quello che lo aveva caratterizzato nei suoi anni in Yamaha: involarsi sin dal via, non farsi più prendere, e tenere sempre a distanza di sicurezza il primo inseguitore. Il tutto con una costanza nei tempi da paura: in Toscana, Lorenzo ha girato sempre e solo sul piede dell'1'48”, mostrando una regolarità impressionante. Proprio come faceva in Yamaha.

Non resta dunque che celebrare questa vittoria, che, comunque vada, resterà sempre uno dei successi più belli e sentiti da parte di Lorenzo, che tanto ha inseguito questa vittoria. Se sarà stata quella del riscatto oppure quella dell'addio, lo scopriremo a breve.