MotoGP, Italia: un giro di pista al Mugello

Pubblicato il 30 maggio 2018 alle 19:25:07
Categoria: Moto GP
Autore: Matteo Novembrini

Tecnico, impegnativo, unico. Forse il più completo, sicuramente tra i più apprezzati, il circuito del Mugello è amato ed al tempo stesso temuto per l'alta capacità di guida che richiede ed un disegno che perdona poco gli errori. Certamente tra i circuiti più belli del Motomondiale, ecco qua un giro del tracciato toscano.

La prima curva è la San Donato, una lenta destrorsa a cui si arriva dopo una violenta staccata per le alte velocità di punta che si raggiungono nel lungo rettilineo. Dopo la San Donato arrivano due chicane separate da un breve rettilineo: nel primo caso abbiamo la Luco (verso sinistra) e la Poggio Secco (verso destra, è il punto più alto rispetto al livello del mare), poi rettilineo ed un'altra sinistra-destra, nella fattispecie la Materassi e la Borgo San Lorenzo, veloce in uscita che immette in una delle sezioni più spettacolari, le difficili Casanova-Savelli, la prima una destra in pendenza che immette in una discesa da brivido al termine della quale si trova la Savelli, una secca piega a sinistra.

Siamo circa a metà circuito e dopo la Savelli inizia il tratto più guidato, con la curva 8 rappresentata dall'Arrabbiata 1, una lunga piega verso destra a salire, seguita dalla "sorella" Arrabbiata 2, simile alla 1 e ancora verso destra. Breve allungo e si arriva ad una nuova destra-sinistra in discesa, rappresentate dalle Scarperia-Palagio, dopo le quali si ha un altro tratto dritto prima di affrontare il difficile tornante del Correntaio, lento e verso destra, lungo il quale è facile perdere l'anteriore. Arrivano dunque le Biondetti, 1 e 2, ancora un sinistra-destra ma più veloci e meno tecniche che immettono all'ultima curva, la Bucine, la curva con percorrenza più lunga dell'intero tracciato, un tornante da ampio raggio verso sinistra.

Siamo dunque sul rettilineo finale, oltre un chilometro di piena accelerazione, leggermente ondulato vista la zona collinare su cui poggia tutta la pista toscana, con il record di velocità di punta che appartiene ad Andrea Iannone, che nel 2016 su Ducati arrivò a toccare i 354,9 km/h. Infine, passato il traguardo, non resta che affrontare il prossimo giro...