Scintille in sala stampa tra Jorge Lorenzo e Marco Simoncelli. Il pilota spagnolo della Yamaha, dopo aver conquistato la pole position della MotoGp nel Gran Premio del Portogallo, davanti ai microfoni ha dato vita ad un vivace botta e risposta con il pilota della Honda Gresini, che domani partirà al fianco del campione del Mondo.
"Ho letto che ha detto qualcosa sul mio stile di guida - ha detto Simoncelli - ma secondo me si sbaglia. Dice che l'ho toccato lo scorso anno a Valencia e l'ho fatto quasi cadere. Non è vero, io ero davanti e lui ha sbagliato nel tentativo di passarmi. Mi ha toccato lui, mi ha sfiorato con una ruota. Oltretutto, lui è stato squalificato qualche anno fa...".
Pronta la risposta di Lorenzo. "Ho detto cose vere - replica lo spagnolo - non c'è problema se non succede nulla. Tu del resto hai toccato molti piloti, no? Molti, nel paddock, la pensano come me. Chiedi a Dovizioso o ad Aoyama, per esempio. Ma non conta. Se non succede niente in futuro, non c'è problema per me. Ma se capita qualcosa, allora ci saranno problemi". A quest'ultimo avvertimento Simoncelli ha risposto con una battuta: "Okay, mi arresteranno" ha chiosato il pilota italiano, suscitando l'ilarità della platea.
"Adesso tutti ridono, ma non è una situazione divertente - continua Lorenzo - noi andiamo a 300 all'ora con moto potentissime, non con le minimoto: giochiamo con le nostre vite. E' uno sport pericoloso e bisogna stare attenti a cosa si fa. Io sono pronto a lottare ma non mi piacciono i duelli sporchi: mi sono fatto male tante volte, ho fatto cadere De Angelis in un Gp del Giappone e ho ammesso le mie colpe. Posso sbagliare, ma quando corro io penso due volte a quello che faccio".