Un diluvio su Sepang ha condizionato la seconda sessione delle prove libere del Gran Premio della Malesia di MotoGP, penultima prova del Mondiale. Indicativi, quindi, i tempi fatti registrare nella prima sessione con Pedrosa che, in sella alla sua Honda, si è lasciato tutti alle spalle in 2'01"379. Brutta caduta per Andrea Iannone, rientrato ai box dolorante al braccio sinistro. Rossi, sesto nella prima sessione, è poi scivolato al 15esimo posto nella seconda.
A Sepang si parte nel segno di Pedrosa che fa sue le prime libere in una sessione che parla una sola lingua, lo spagnolo. Dietro il pilota della Honda si piazzano la Yamaha Forward di Aleix Espargaro e la Yamaha ufficiale di Jorge Lorenzo, entrambe a un’incollatura. Quarto il campione del mondo Marc Marquez che accusa un gap di quasi tre decimi. Solo sesto Rossi. Prima dell’inizio della seconda sessione cambia tutto: su Sepang si abbatte un autentico diluvio che, inevitabilmente, condiziona le prestazioni delle moto in pista. Viene esposta la bandiera rossa, poi si ricomincia dopo venti minuti di pausa forzata e i tempi si alzano sensibilmente: il più veloce è Lorenzo in 2’14”503, poi ci sono Marquez e Pedrosa. Quarto Dovizioso, apparso competitivo sul bagnato. Rossi non prende rischi e scivola addirittura al 15esimo posto con un ritardo di 3 secondi e mezzo da Lorenzo.
L’Oscar della sfortuna va a Andrea Iannone, che scivola in curva e finisce sull’asfalto rientrando ai box dolorante al braccio sinistro. Il ducatista, visibilmente nervoso, si sarebbe in particolare lamentato per due contatti con le Honda di Marquez e Pedrosa. E’ stato lo stesso Marquez, pochi minuti dopo la fine della seconda sessione, a recarsi nel box di Iannone scusandosi personalmente per l’accaduto: lo spagnolo campione del mondo avrebbe spiegato di avere chiuso troppo l’anteriore e di non essere così riuscito a evitare il contatto.