Domenica si è conclusa la stagione di MotoGP ed è tempo di analisi in vista del 2021: sorprese, delusioni e qualche conferma per un prossimo campionato che si preannuncia decisamente ricco di punti interrogativi
Alzi la mano chi potesse aspettarsi che a vincere la MotoGP 2020 fosse Joan Mir. Risposta: nessuno. Il pilota spagnolo, seppur dotato di talento, nella scorsa stagione aveva faticato ad imporsi e, in casa Suzuki, non riusciva a reggere il ritmo di Alex Rins, il quale ha alternato ottime prove ad altre meno brillanti ma è riuscito anche a duellare e battere Marquez vincendo per esempio a Silverstone. Mir, invece, aveva chiuso al dodicesimo posto nel Mondiale (Rins 4°) con la quinta posizione in Australia come miglior risultato. La Suzuki ha decisamente cambiato marcia ma si può dire altrettanto per Mir, bravissimo quest'anno ad adattarsi alla moto e ad ogni pista: dopo 2 0 nelle prime 3 gare, Rins ha ottenuto sette podi ed un quarto posto, con gli unici passaggi a vuoto in Francia (11°) e Valencia 2 (7°), anche se proprio in Spagna ha vinto il titolo con una gara di anticipo, tra l'altro conclusa anzitempo a Portimao per un problema alla sua moto.
Mir, ora, dovrà dimostrare nel 2021 di poter lottare nuovamente per il titolo e i segnali che arrivano sono incoraggianti anche perché la Suzuki, nel 2020, non ha avuto rivali: l'unico a tener testa è stata la Yamaha Petronas di Franco Morbidelli, autore di 3 vittorie ed un totale di cinque podi, finendo secondo a 13 punti da Mir e a +19 da Rins, alla fine terzo. Morbidelli, però, è l'unica nota lieta della Yamaha perché sia Quartararo che Vinales hanno deluso decisamente: il francese era partito forte con due successi in due gare ma poi si è spento alla distanza, collezionando un'altra vittoria ma tante gare anonime, con l'ottavo posto di Aragon come risultato migliore nelle ultime sei gare. Ha fatto meglio Vinales, alla fine sesto in classifica, ma incapace di completare quello step tanto atteso. Ora Quartararo lascerà il Team Petronas e diventerà compagno proprio di Vinales, con Valentino Rossi - un podio e poche altre gioie quest'anno - che 'scende' in Petronas al fianco di Morbidelli. Desta interesse l'upgrade di Jack Miller, settimo nel Mondiale e ora chiamato al salto in Ducati ufficiale con Dovizioso, quarto, che saluta la compagnia. La vittoria di Oliveira all'ultima gara evidenzia i progressi della KTM - Pol Espargaro addirittura quinto nel Mondiale - che l'anno prossimo punta anche al titolo. Senza dimenticare Marc Marquez. Sì, il dominatore incontrastato dell'ultima decade o quasi delle due ruote, fuori per infortunio. Stando alle ultime news, dovrebbe tornare in pista nel 2021 ma, inevitabilmente, il punto interrogativo sulle sue condizioni c'è ed è importante. La sua assenza, finora, ha prodotto un Mondiale aperto, regalando la gioia più grande ad uno dei meno attesi.