Non se lo meritava proprio Daniel Pedrosa. Nella sua stagione più bella, finalmente la prima senza guai fisici, proprio nel momento in cui sembra che tutto giochi a suo favore, ecco che un banalissimo errore del box ed una frenata leggermente scomposta di un avversario gli arrivano come una mazzata tra capo e collo, pronti a spazzare via in un attimo tutto il lavoro di un anno. Non se lo meritava proprio Daniel Pedrosa, che a Misano ha perso buone speranze di titolo iridato per una caduta nel primo giro. Dani ha così perso 25 punti su Lorenzo, che senza le due Honda ufficiali ha avuto vita facile e si è andato a prendere la sesta vittoria stagionale. Ma, soprattutto, una fetta del Mondiale.
Ormai sembra proprio che i giochi siano fatti, perché a cinque gare dalla fine, per Pedrosa e la Honda recuperare 38 punti su Lorenzo appare veramente impossibile. Soprattutto perché Jorge non è di certo uno sprovveduto: sa benissimo che per vincere un campionato si deve correre anche da “ragionieri”, e lui lo farà sicuramente, perché anche se Pedrosa vincesse tutte le restanti prove, lui si laureerebbe di nuovo campione del mondo chiudendo ogni gara al secondo posto. Non dare nessuna speranza al povero “Camomillo” sarebbe sbagliato, perché abbiamo visto quanto tutto o quasi può cambiare in una gara, però l‘impresa sembra davvero ardua. La speranza è l’ultima a morire, perché proprio come già successo ad entrambi, a Lorenzo ad Assen ed a Dani a Misano, anche se senza colpe, si può finire la gara anzi tempo, lasciando strada all’avversario. Certo è che il pilota Honda adesso non ha più jolly da giocare, e la strategia che da adesso può attuare è una sola: attaccare ed attaccare. Sperando magari che la fortuna giri.
Ciò che forse sarà più interesse in questo finale di stagione, probabilmente sarà la situazione di Rossi e Ducati piuttosto che il duello tra Lorenzo e Pedrosa. A Misano, Valentino ha colto un secondo posto alquanto inatteso, ridando un mezzo sorriso ai suoi tifosi. Lui stesso dice di non aver rimpianti, ma chiudere con qualche altro podio o magari, chissà, anche con una vittoria, potrebbe dare un sapore agrodolce ad un matrimonio che non ha mai funzionato.
Gp Aragona: la scheda
Circuito: Aragon
Lunghezza: 5,077 km
Giri: 23
Data: 28-30 settembre
Orario: 14,00
Round: 14
Albo d’oro
Vittorie piloti
2- Casey Stoner (2010,2011)
Vittorie squadre
1- Ducati (2010)/ Honda (2011)