Sono lontani i tempi in cui sul podio salivano tre italiani, ma non è detto che dobbiamo aspettare ancora tanto per rivedere la scena. Abbiamo Valentino Rossi, una garanzia, abbiamo una Ducati rivitalizzata che nei test ha ben impressionato, e da quest'anno abbiamo anche il rientro di Aprilia e Marco Melandri. Difficile che quest'ultimi, almeno in questo primo anno, possano fare grandi cose, più facile invece che siano i primi due a farci divertire e, perché no, regalarci belle battaglie, magari anche per la vittoria.
Valentino Rossi
Tre anni passati tra le difficoltà, prima con una Ducati con cui proprio non si trovava, poi con una Yamaha che era molto diversa da quella che aveva lasciato. Ma dopo una stagione di duro lavoro, è arrivato un 2014 che speriamo possa aver dato la svolta agli ultimi anni della carriera del Dottore. Oggi più determinato che mai a vincere ancora e portare a casa il decimo titolo di una carriera lunga e vincente. Ci sarà da battere non solo la Honda e Marquez, ma anche un Lorenzo che non vuole più ripetere gli errori dello scorso anno e pronto stavolta sin da subito ad essere della partita. Rossi parte da una stagione che gli ha fruttato 13 podi, di cui 2 vittorie, quindi una buona base di partenza per l'assalto al titolo, considerando che è stato il migliore dopo Marquez. Valentino però è troppo intelligente per farsi trascinare da facili entusiasmi, ben sapendo che quest'anno ci saranno anche Lorenzo e forse Pedrosa con cui dover fare i conti. La Hrc sembra un passo avanti alla Yamaha, di cui peraltro il pesarese non è sempre stato soddisfatto durante i test, ma il lavoro delle ultime settimane può aver migliorato un po' le cose, aspetto che comunque non potrà essere chiarito sino alla prima gara del campionato. In linea generale, possiamo dire che Rossi non è il favorito, ma al tempo stesso ha le sue chance: e uno come lui difficilmente se le lascia scappare.
Ducati: Dovizioso e Iannone
Italianissima come non mai, la Ducati del 2015 può essere la sorpresa del campionato. Progettista italiano, il bravo Luigi Dall'Igna. E italiani anche i piloti, Andrea Dovizioso e Andrea Iannone. Una squadra di cui quindi i tifosi del tricolore possono essere orgogliosi, considerando anche che le premesse sono ottime. Dopo stagioni deludenti, il 2014 ha portato fiducia a Borgo Panigale grazie ad alcune ottime prestazioni che sono la base del nuovo progetto, la Desmosedici Gp15, che ben ha impressionato nei test invernali. Ci potrebbe essere tanta qualità dentro quella moto, una moto che difficilmente potrà insidiare le giapponesi Honda e Yamaha per il titolo, ma che potrà certamente dire la sua per la vittoria di qualche Gp se confermerà le buone impressioni date nei test. Un po' come la Ferrari in F1, anche la Ducati quest'anno punta a delle vittorie di tappa, con l'obiettivo di ricucire passo dopo passo il distacco dalle rivali più veloci in modo da poter puntare al titolo negli anni successivi.
Aprilia-Gresini: Marco Melandri
Ad arricchire la pattuglia azzurra da quest'anno ci sarà come già detto anche l'Aprilia e con lei Marco Melandri. Una nuova sfida che è stata accolta con entusiasmo anche da Fausto Gresini, a cui saranno affidate le Aprilia, di ritorno nella MotoGp dopo il ritiro nel 2004. Una sfida che sarà certamente dura e che costringerà il team di Gresini (di cui fa parte anche Alvaro Bautista) a superare difficoltà iniziali già messe in conto ma che speriamo possano essere presto superate per iniziare sin da subito a costruire qualcosa di importante. Le ambizioni sono ovviamente molto inferiori rispetto a quelle della Ducati e di Valentino, con l'Aprilia che ha probabilmente come vero e reale obbiettivo mettersi dietro la Suzuki nella sfida nella sfida tra le debuttanti (anche se entrambe hanno già corso in passato) del 2015.