Valentino Rossi, ma poi? Per fortuna non c'è solo il Dottore a difendere i colori italiani nel motomondiale 2016. Oltre lui, ci sono le due Ducati ufficiali dei due Andrea, Dovizioso e Iannone, c'è Danilo Petrucci, che dopo un 2015 molto positivo punta a migliorarsi nella sua seconda stagione nel team Pramac, squadra satellite Ducati, e c'è anche una Aprilia che spera in notevoli miglioramenti per essere costantemente in zona punti.
Ducati
Speranze ed ottimismo non mancano in casa Ducati per questo 2016, in cui ricorre il 90esimo anniversario della scuderia. La nuova moto è stata progettata ancora da Gigi Dall'Igna ed è l'evoluzione del modello 2015, che aveva espresso buone prestazioni. L'obbiettivo è migliorare costantemente ed il sogno è quello di cogliere una vittoria che ormai manca da troppo tempo. Per farlo, ci vorrà un grande sforzo, perchè tra Yamaha, Honda e Suzuki nessuno vuole regalare nulla. Il progetto della nuova Desmosedici è interessante e può far bene, l'importante sarà dimostrare di avere il passo per stare in scia alle “grandi”.
Andrea Dovizioso
Il 2015 era iniziato bene, ma poi è continuato tra tanti bassi e pochi alti che lo hanno fatto sprofondare. Per quest'anno, a prescindere dalla competitività della sua moto, dovrà certamente fare meglio, primo perchè il compagno di squadra lo ha già bastonato lo scorso anno, secondo perchè tra Stoner e Petrucci non vedono l'ora di sedersi sulla sua sella. Dovrà tenersela stretta, ne ha le qualità.
Andrea Iannone
La crescita in questi due anni è stata continua, adesso sogna il colpo grosso. Lo scorso anno era arrivato a giocarsi quasi fino alla fine un incredibile terzo posto nel mondiale piloti, in questa stagione, più che i numeri, gli interessa la velocità della sua Ducati per legittimare le ambizioni future e rompere il ghiaccio con la prima vittoria nella classe regina. Obbiettivo difficile ma non impossibile, per chi ha dimostrato di poter essere senza problemi il numero uno in Ducati.
Danilo Petrucci
La passata stagione è stata super, se si guarda i risultati che ha portato a casa e con che mezzo ci è riuscito (guidava una vecchia Ducati Gp14). Per il 2016 l'unico obbiettivo accettabile è quello di migliorarsi, sia per l'esperienza in più che ha sia perchè avrà tra le mani una Gp15, sicuramente una moto più competitiva di quella che aveva dodici mesi fa. E' un ottimo pilota ma non deve demordere, perchè tante speranze di poter ottenere una sella sulla Ducati ufficiale se le gioca quest'anno.
Aprilia
Potremmo dire che la vera avventura dell'Aprilia nel motomondiale parte quest'anno. Dopo aver corso la passata stagione con un modello derivato dalla Superbike, il team di Noale porta in pista la sua vera creatura, la Rs-Gp16 che speriamo possa far fare il salto di qualità a Bautista e Bradl. Il progetto è completamente nuovo (ciclistica rivoluzionata, motore V4 con la “v” molto stretta, scarico sdoppiato), di sicuro ci vorrà tempo per farlo andare ma c'è del potenziale, di sicuro sufficiente per poter competere costantemente per la zona punti e per la top 10.