Guarda le pagelle del GP Olanda di MotoGP
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Jack Miller 10
Queste sono le favole che fanno innamorare le persone al mondo dei motori. Nell'anno del Leicester di Ranieri, anche le moto ci offrono qualcosa di anormale, inatteso, storico per certi versi, e tutto questo con un pilota che aveva iniziato l'anno presentandosi in stampelle ai box. Nella roulette di Assen, gli dèi hanno scelto di estrarre il numero 43, il suo numero.
Marc Marquez 9
L'unico tra i tre pretendenti al titolo a potersi definire soddisfatto dopo il Gp nella terra dei tulipani, perchè questa potrebbe (potrebbe) essere una giornata decisiva per questo 2016. Di sicuro, finisse oggi il mondiale, meriterebbe il titolo, perchè con una moto inferiore a quella dei due avversari principali non sta sbagliando nulla, con un vantaggio in classifica adesso molto importante.
Scott Redding 9
Forse l'unico che tra “gara 1” e “gara 2”, diciamo così, riesce sempre a stare nei primi, con una condotta di gara sempre eccellente in ogni condizione. Con l'acqua sa esaltarsi e questo podio strappato con le unghie e con i denti al penultimo giro non è arrivato per caso. Anche se prima dello stop stava sognando...
Danilo Petrucci 9
Avrebbe voglia di colpire a martellate quella moto che lo ha fatto volare in una prima parte di gara in cui si era ritrovato meritatissimamente in testa, e che poi purtroppo lo ha abbandonato a bordo pista quando c'era tutto ancora da giocarsi, e c'era da scommettere che si sarebbe giocato più di un “semplice” podio.
Pol Espargarò 8
Non si sarebbe visto il suo nome al 4° posto senza le svariate cadute all'inizio della seconda parte di gara, ma ha il merito di non aver sbagliato e questo in un Gp così difficile, soprattutto prima dello stop, non è di certo un dato da trascurare. Peccato per il sorpasso subìto nelle ultime battute che gli costa il podio.
Andrea Iannone 8
In questo Gp ha dovuto passare di tutto: partenza dall'ultimo posto, grande rimonta, la caduta e la fortuna per essere ripartito nella prima parte di gara, poi una nuova rimonta nella seconda ed un 5° posto che considerando tutto quello che è accaduto va più che bene. Ancora una volta però c'è da pensare: se non fosse caduto...
Jonny Hernandez 7
Diamogli un voto intermedio, anche perchè tra quelli che cadono lui è quello che è più giustificato per i rischi che si è preso: chissà quando gli ricapiterà di essere così veloce. Con una moto vecchia di due anni, è bene ricordarlo, stava facendo la gara della vita, e ci sta essersi preso tanti rischi fino a cadere, perchè sapeva che la morbida più di tanto non avrebbe tenuto.
Andrea Dovizioso 4
L'ennesima, bruciante occasione persa. Sui rimpianti Ducati di questo 2016 potremmo farci un libro, ed oggi è stata scritta un'altra pagina. Rispetto a Rossi ad esempio non doveva pensare al campionato e quindi ci stava prendersi qualche rischio di più, ma è anche vero che mancavano ancora una decina di giri e con una Ducati così tutto era possibile.
Jorge Lorenzo 3
In Brasile Prost era chiamato “O cauteloso”. Epiteto che potremmo dare anche a lui, perchè nemmeno lui sa come ha fatto a prendere punti oggi: diciamo pure che tutto gli è andato bene, perchè allo stop era indietrissimo ed anche nella seconda non è che sia tanto più veloce, ma almeno ci pensano gli altri a cadere ed a fargli guadagnare punti e posizioni.
Valentino Rossi 3
Una delle poche volte in cui c'è da rimproverargli qualcosa. Stava correndo alla grande, tenendo conto che nella prima parte di gara era l'unico dei tre pretendenti al titolo a stare nelle posizioni di vertice e quindi era l'unico, tra quelli che erano a giocarsi la vittoria, ad aver qualcosa da perdere. Stava tirando un colpo importante contro i suoi avversari, ma sbaglia in condizioni che non perdonano e rovina tutto. Onesto ed umile ad ammettere l'errore.