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Rivivi le emozioni del Gp Qatar: la cronaca minuto per minuto
Valentino Rossi 10
Ma che diamine di gara ha fatto? A 36 anni suonati si diverte, si esalta e ci esalta, ma soprattutto continua a darsele di santa ragione con piloti di una o due generazioni più giovani, vincendo pure. Dopo i problemi nei test e del week-end, sale in moto con il diavolo in corpo e va a prendersi una vittoria a dir poco eccezionale. Ma tanto che ci meravigliamo a fare, non è forse il Dottore?
Andrea Dovizioso 10
Capolavoro? Impresa? Chiamatela come volete la sua gara, tanto il succo è quello: ha fatto una corsa favolosa. Fortissimo per tutto il fine settimana, accarezza un sogno che è stato molto vicino a realizzarsi, purtroppo per lui però c'era un Valentino che gli ha precluso la gloria. Ma conta fino ad un certo punto, con una Ducati così adesso si divertirà anche lui.
Ducati 10
Complimenti, dal primo all'ultimo impiegato Ducati. Questa Ducati Gp15 è veramente un capolavoro di ingegneria motociclistica, ed il merito va ad ognuno di quelli che lavora a Borgo Panigale, a partire dal genio di Dall'Igna che in poco più di anno ha trasformato la Desmosedici da un catorcio da mezzo classifica a punto di riferimento anche per i giapponesi. E questo basta per far capire la portata dell'impresa.
Andrea Iannone 10
Diamo a Vale quel che è di Vale, diamo al Dovi quel che è di Dovi, ma diamo ad Andrea quel che è di Andrea, che per la prima volta in carriera nella classe regina sale sul podio e stappa lo champagne. Una corsa intensa e meravigliosa anche la sua, grazie alla quale si mette dietro un Lorenzo carico e completa un podio tutto tricolore, che ritorna a 10 anni di distanza dall'ultima volta.
Jorge Lorenzo 8
Il garone fatto dai primi tre lo mette in ombra, ma non scordiamoci i problemi avuti dalla Yamaha fino a ieri sera. Il giocarsi il podio fino alla fine dopo aver sofferto tutto il fine settimana è una nota molto positiva, certo non fa quel che fa Rossi ma come prima gara è un buon inizio, di sicuro meglio di un anno fa quando finì a terra dopo pochi chilometri.
Marc Marquez 7
Alzi la mano chi si aspettava che sarebbe riuscito a riacciuffare i primi. Ci aspettavamo una rimonta stile 2014 dopo il lungo al via, invece fatica più del previsto ed alla fine chiude “solo” 5°. Da ultimo a 5° non è male, però se ti chiami Marc Marquez ed hai dominato gli ultimi due anni è normale aspettarsi di più, anche se, sottolineiamo, la rimonta che fa è strepitosa. Solo che dobbiamo ricordarci che anni come quello appena passato non capitano tutte le stagioni.
Suzuki 7
Entrare nella top class ed essere subito competitivi non è compito facile, anzi. Iniziare quindi con due piloti che possono permettersi di giocarsela subito con alcuni tra i migliori privati è un risultato di tutto rispetto, che fa ben sperare per il prosieguo del campionato.
Daniel Pedrosa 5
Non gli è bastato il 2014? Si spegne sotto le luci artificiali del Qatar (anzi, qualifica a parte in gara non si è proprio acceso), e la sua è una gara incolore, senza mai avere il passo giusto per combinare granché. Si svegli, altrimenti il posto con la Honda ufficiale sarà a rischio.
Honda 5
Mamma mia, che delusione quelli di Saitama. Velocissimi in qualifica, Marquez e Pedrosa fanno la parte dei comprimari in gara, il primo perchè deve rimontare, il secondo perchè semplicemente non ha il passo per stare con i migliori. La Hrc sembrava essere la più veloce del lotto, ma dopo questa gara non ne siamo più così sicuri.
Aprilia 3
Nessuno si aspettava di vedere altri italiani nei piani alti, per carità, però qualcosa in più si. Confronto irrisorio con la Suzuki, che in confronto debutta con i fuochi d'artificio. Sempre in difficoltà, Bautista si stende al primo giro mentre Melandri chiude ad 1'15” dalla zona punti. Che sofferenza si prospetta...
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