MotoGP, Repubblica Ceca: il ritorno del Dovi

Pubblicato il 6 agosto 2018 alle 10:08:05
Categoria: Moto GP
Autore: Matteo Novembrini

L'ultima volta che aveva vinto era marzo, il mondiale era all'alba e la vittoria di Losail, arrivata dopo un corpo a corpo fenomenale con Marquez, sembrava poter essere la prima di una lunga serie. Poi però sono arrivate complicazioni inattese, tra un Lorenzo in gran forma ed alcuni errori che hanno dato vita ad un digiuno di oltre quattro mesi e mezzo.

Ci è voluta la pausa estiva, ci è voluta Brno per vedere Andrea Dovizioso nuovamente sul gradino più alto del podio, dopo una corsa resa difficile dalla gestione delle gomme e da due rivali niente male come Lorenzo e Marquez. Il primo preso da una sfida interna molto accesa ma sempre nei limiti del reciproco rispetto, il secondo con la voglia di dare un'altra mazzata ad un campionato per lui in discesa ma con la lucidità di non rischiare più del dovuto. Ed è stato proprio grazie tra un duello tra questi due che Dovizioso, all'ultimo giro, ha avuto la certezza del successo, guadagnando quei metri decisivi che sul traguardo gli sono valsi il secondo successo stagionale dopo la prima pole dell'anno.

 

 

Dopo molti anni la Ducati è tornare a centrare il bersaglio grosso a Brno e questo per certi versi ha aumentato il senso di rimpianto per una stagione che non è andata come previsto e che avrebbe potuto e dovuto fornire una classifica molto diversa a questo punto del campionato per le doti velocistiche che si sono viste in pista: il -68 che Dovizioso paga nei confronti di Marquez fa male e sarà dura annullarlo.

Tuttavia, Dovizioso si può consolare con una realtà che racconta di una Ducati la quale sta progressivamente annullando il gap che su certe piste la vedeva in difficoltà ed ormai la sensazione è che il più sia fatto, dato che ad oggi la Desmosedici riesce ad andar forte su quasi tutti i circuiti. Sebbene la classifica sia difficile, oggi Andrea può vederla così: correrà per vincere il maggior numero di gare possibili senza pensare più di tanto alla classifica, e chissà che correre con la testa sgombra da logiche iridate non gli consentirà di artigliare tanti successi.