Valentino Rossi vuole tornare in sella il prima possibile. Dopo l'incidente in allenamento che lo costringerà a saltare il GP di San Marino, il nove volte campione del mondo sta recuperando, e non esclude la sua presenza nella prossima gara, quella del Gp d'Aragona: "Sarebbe tre settimane dopo l'incidente, sarà veramente difficile, ma ci proveremo, lavoriamo e vediamo. Sono caduto a pochi metri dalla fine”, ha detto Rossi a Sky Sport MotoGP HD.
E' un Valentino Rossi deluso, ma allo stesso tempo ottimista, quello che procede a passi spediti verso la riabilitazione. L'incidente ha lasciato il segno, non solo dal punto di vista fisico, ma il nove volte campione del Mondo è pronto a tornare in sella: "Mi dispiace moltissimo essere qua. Sto abbastanza bene, rispetto all'altra volta la frattura non è così grave, e sono stato subito bene dopo l'operazione. Il dottore è stato molto bravo ad operarmi, mi sono svegliato il giorno dopo e mi sentivo già meglio, questo è positivo".
"Dispiace non poter correre, e questo fa male più della gamba. L'ultima volta ero disperato, ero immobile sul letto, stavolta è andata decisamente meglio, ho potuto subito iniziare la riabilitazione. Bisogna stare comunque molto attenti e fare poco giorno per giorno, senza esagerare e vedere che la gamba si sgonfia: un processo lento e noioso". Inevitabile tornare sulla dinamica che ha causato la frattura: "Sono andato a fare un giro di Enduro con i miei amici ed altri piloti dell'Academy, lo faccio da quando avevo 18 anni, l'ho fatto duecento volte. Eravamo quasi arrivati alla fine, su una discesa abbastanza ripida, ma uno scalino roccioso mi ha fatto muovere il manubrio, costringendomi ad inclinarmi sulla sinistra. Sono caduto con il piede a destra, e quando ho toccato terra tutto il peso mio e della moto ha causato la frattura della gamba. Sono caduto a 400 metri dalla fine. Fortunatamente eravamo quasi arrivati, nel momento in cui ho capito di avere la gamba rotta ero nel bosco, non riuscivo a spostarmi, appena provavo sentivo dolore. Hanno chiamato un contadino, e lui è venuto con una Jeep, raggiungendomi a pochi metri di distanza, e così mi hanno trasportato".
La frattura vuol dire soprattutto una cosa: non essere in pista nel GP di San Marino e, probabilmente, dire addio al Mondiale: "Mi dispiace per Misano e per il campionato, diventa tutto più difficile. Quest'anno è la seconda volta che mi succede, è colpa mia, non sono stato attento". Il rientro, per Rossi, potrebbe concretizzarsi nel GP del Giappone del 15 ottobre, ma non è esclusa una sua partecipazione già il 24 settembre, nel GP d'Aragona: "Dipende da come sta la gamba. Nella mia testa ho pensato subito a Motegi, ma vedremo nei prossimi giorni se potremo procedere a velocità più elevata. L'altra volta sono tornato dopo 40-45 giorni, con la tempistica di Motegi ci siamo. Aragon sarebbe tre settimane dopo l'infortunio, sarà molto difficile, ma ci proveremo. Lavoriamo e vediamo come andrà. E' noioso e fa male, ma bisogna aspettare". A difendere i colori italiani nel GP di San Marino, quindi, ci sarà principalmente Andrea Dovizioso, ma occhio agli altri: "Non essere a Misano è la cosa che mi dispiace di più, oltre al campionato, ma ci sono tanti piloti italiani che possono vincere, c'è Dovizioso con la Ducati, i tifosi si divertiranno ugualmente. Anche Vinales va forte, nei test è stato veloce anche lui, potrà dire la sua. Ma tutti saranno competitivi, anche Lorenzo e Pedrosa".